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Pubblicato: 29 Gennaio 2018
A Montorio al Vomano incontro pubblico dei sei amministratori dimissionari
Si Può Fare 2.0 chiude dialogando con i cittadini
Alla presenza di oltre cento persone, i componenti dimissionari hanno spiegato le motivazioni della loro scelta.
Il nostro movimento civico è nato come proposta di un impegno amministrativo al di fuori degli schemi partitici, come risposta al desiderio di cambiamento e rinnovamento nella gestione della cosa pubblica e all’insoddisfazione crescente rispetto a chi aveva governato Montorio negli anni precedenti. Con questi presupposti, la lista civica “Si Può Fare Montorio e Frazioni”, aveva inteso accorciare le distanze con i cittadini, privilegiando ascolto e trasparenza, ed essere dialogante con tutte le altre forze politiche; la nostra doveva essere una casa aperta, pronta ad accogliere chiunque intendesse dare il proprio contributo, con una prospettiva di continuità del progetto civico. Purtroppo, a metà strada, qualcuno ha deciso in totale autonomia di iniziare ad abbracciare un percorso politico diverso, quindi, in previsione del congresso del circolo cittadino del PD che ci sarebbe stato di li a poco, è iniziata la campagna di tesseramento nel partito che ha coinvolto direttamente e indirettamente il Vice Sindaco Guizzetti, l’Assessore Anna Foglia, i Consiglieri Petrarca e Scavuzzo ed il delegato al Bim Voconi. Il percorso civico che avevamo condiviso e presentato nella competizione elettorale di maggio 2014, che aveva suscitato interesse e apprezzamento dei nostri concittadini, è stato praticamente abbandonato dai nuovi tesserati del PD, nel disinteresse totale del Sindaco che evidentemente, pur non avendo preso la tessera, ha sostenuto l’iniziativa. Visto il disinteresse a portare avanti il progetto originale, già dal dicembre 2016, tutti i componenti del gruppo civico, gli Assessori Testa e Di Silvestro ed i consiglieri, Di Giammarco, Giancarlo Foglia, Cimini e Rossi, quest’ultimo dimessosi dal ruolo di capogruppo, hanno iniziato a manifestare il loro disappunto. Nel contempo è proseguito con immutabile dedizione l’impegno amministrativo, il Paese aveva assoluto bisogno di stabilità per fronteggiare nel miglior modo possibile le avversità legate al terremoto e all’emergenza neve di gennaio 2017. Nei mesi successivi non abbiamo registrato alcun passo indietro rispetto al percorso di riavvicinamento al PD locale da parte dei nuovi tesserati. Infatti ad ottobre 2017, con le elezioni del nuovo direttivo del circolo cittadino, si è concretizzata la presenza di una parte della lista “Si Può Fare Montorio e Frazioni” e dei loro familiari o di persone a loro riconducibili. Il Sindaco, a cui è sempre stata garantita la nostra fiducia, sia quando ci siamo costituiti come nuovo gruppo consiliare (Si Può Fare 2.0) che successivamente, non si è mai dimostrato “garante” della situazione che si è venuta a creare. Ma soprattutto non è mai stato Super Partes nel rapporto tra i due gruppi, ha invece iniziato ad assumere comportamenti ostruzionistici rispetto alle nostre deleghe, impedendoci di fatto a svolgere nel migliore dei modi e con la necessaria serenità il ruolo di amministratori. Ci siamo resi conto che la connotazione civica non interessava più a chi aveva aderito al PD, partito che ne avrebbe potuto condizionare le scelte con la prospettiva dell’imminente nuova tornata elettorale. Un esempio l’avevamo già avuto nella posizione assunta direttamente dal Sindaco in merito all’azzeramento delle indennità del Presidente e dei componenti della Giunta del BIM, dove sono stati usati due pesi e due misure tra i precedenti ed i nuovi amministratori. La situazione, ormai definitivamente compromessa, non avrebbe garantito più una proficua gestione amministrativa. A questo punto, dopo aver atteso che si portassero a compimento alcune attività in corso e si deliberassero in Giunta e Consiglio comunale alcuni atti fondamentali, abbiamo, in data 8 gennaio 2017, rassegnato le dimissioni. Tali dimissioni, fatte singolarmente, avrebbero consentito al Primo Cittadino di continuare ad amministrare, così come si stava provando a fare attraverso un accordo con i consiglieri di minoranza. Le successive vicissitudini, ormai note, hanno portato invece al commissariamento. L’avvento del Commissario Prefettizio, che ha unito i poteri ordinari e straordinari di Sindaco, Giunta e consiglio Comunale, permetteranno la normale attività degli Uffici, soprattutto nell’ottica della Ricostruzione, visto la non discrezionalità amministrativa delle procedure che seguiranno un iter ordinario. L’incontro, fortemente voluto dal gruppo SPF 2.0, era assolutamente necessario per fare comprendere ai cittadini intervenuti come le nostre dimissioni siano il punto di arrivo di una crisi politico-amministrativa che era iniziata molto tempo prima. La necessità di dare continuità alle attività in corso ed il desiderio di provare a ricucire la frattura, per la quale è stato determinante l’abbandono del progetto civico da parte dei nuovi tesserati del PD, ci hanno orientato in questi mesi a non esternare le difficoltà che stavamo incontrando ma a questo punto, consci di aver fatto la scelta giusta per il bene del Paese, aspettiamo il ritorno alle urne affinché Montorio possa avere un’amministrazione coesa ed in grado di continuare con determinazione il lavoro svolto fino ad oggi.