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LA SETTIMA POLITICA ALL'EMICICLO

(ACRA) – L’Aquila 16 ottobre - La settimana politica all’Emiciclo inizia con la seduta della Prima Commissione Bilancio, convocata per martedì 17 ottobre alle ore 10.00. All'ordine del giorno la discussione dei seguenti progetti di legge: "Disposizioni per l'istituzione del Comune di Nuova Pescara" , "Abruzzo 2019 - Una legge per l'Aquila Capoluogo: attraverso una ricostruzione, la costruzione di un modello di sviluppo sul concetto di Benessere Equo e Sostenibile (BES)", "L'Aquila Capitale della Macro-regione Mediana". Mercoledì 18 ottobre alle ore 10.00 segue la convocazione della Commissione di Vigilanza in cui si discuterà della “Procedura di pubblico interesse relativa alla demolizione e ristrutturazione dell’Ospedale clinicizzato “SS. Annunziata” di Chieti ed alla gestione di alcuni servizi non sanitari e commerciali”. Nell’occasione verrà audito  il Presidente Giunta regionaleLuciano D’Alfonso .  (m.f.)

de angelis gabriele 3

E come dice il vecchio adagio di Totò, "E io pago!": nuovo salasso per le casse comunali, a carico dei cittadini laddove il sindaco, Gabriele De Angelis, continua ad attingere soldi pubblici per affidare un nuovo incarico all’avvocato romano Bruno Capponi richiamato subito in servizio malgrado la totale sconfitta al Tar già pagata con 17mila euro, per presentare ricorso al Consiglio di Stato, (altri 23mila euro che portano a 40 mila il conto finale… Per il momento!) con la remota speranza di riportare sui banchi del consiglio comunale i sei esclusi senza far loro sborsare un euro, mentre i consiglieri legittimati dal Tar pagano di tasca loro. Infatti, i sei esclusi, oggi, sono semplici cittadini e quindi non hanno diritto ad avere il patrocinio da parte del comune di Avezzano. Di questo, sicuramente, se ne occuperà la magistratura. E a proposito della conferenza stampa di ieri, ampiamente da noi documentata, una grande novità: alla fine del suo penoso incontro, il sindaco ha dichiarato di essere "più grillino di Eligi"... Oltre a rivelare una mancanza palese di stile, nei confronti di chi siede per la prima volta in comune con uno spirito costruttivo, come i 5Stelle, tra le altre farneticazioni, De Angelis ha dichiarato che non si dimette (e nessuno gli ha chiesto di farlo) e di non fare accordi. Ma, Signor Sindaco, lo ha capito? E' cosciente di aver amministrato in maggioranza, per tre mesi, grazie al presidente del tribunale Forgillo (trasferito a Napoli)? Tutto ciò senza averne titolo, come ha stabilito il TAR e quindi, oggi, lei, sindaco, glielo ricordiamo, non ha la maggioranza e forse (anzi, è una certezza) per gli interessi della città di Avezzano, farebbe bene ad andarsene prima possibile. Perché, se non lo ha ancora recepito (la batosta è ancora recente), se non fa accordi istituzionali, è costretto alle dimissioni (come da lei, d'altro canto, più volte ribadito).

municipio az tre

La "botta" è stata più forte del previsto, considerato anche il comunicato dell'ottimo portavoce Roberto Alfatti Appetiti (a noi non pervenuto), fuori luogo, visto che si riferisce al successo del sindaco De Angelis, che nessuno ha mai contestato. Mentre, era evidente (e lo sanno pure le pietre, così come la coalizione del sindaco), l'abominevole decisione del Presidente della Commissione elettorale, che aveva stravolto ogni norma giuridica (considerato, lo ripetiamo), che al primo turno, la coalizione Di Pangrazio aveva ottenuto oltre il 51%. Pertanto, spettava ad essa la maggioranza dei seggi in consiglio. Quindi, il sindaco di Avezzano, ha usufruito della maggioranza, per oltre tre mesi, grazie alla citata decisione di Forgillo (trasferito a Napoli), di sei consiglieri in più di quanto dovuto. Una vera e propria usurpazione, mentre, la sentenza del TAR riporta, malgrado le accuse di De Angelis (gli andava bene, ovviamente, la decisione di Forgillo), quanto spettante alla coalizione Di Pangrazio. Ebbene, dopo la decisione del TAR, nella conferenza stampa, De Angelis, che ha collezionato un'altra brutta figura (ormai, come tante altre), considerata la sua inadeguatezza al ruolo di primo cittadino, non ricorda o fa finta di non ricordare e cerca di fare "giochi di prestigio" dichiarando, più volte, che in caso di sentenza sfavorevole, si sarebbe dimesso con ricandidatura (pronosticata vincente all'80%). Premesso che, al di là delle centinaia di esperti di diritto, sia pro che contro, la sentenza è immediatamente esecutiva e non sarebbe prevista nessuna sospensiva; quindi, De Angelis, dichiarando di non volere sostegni da alcuno, non potrà amministrare ed apporterebbe solo danni ad Avezzano. Allo stato, come abbiamo già riferito, rimangono, o le sue dimissioni o verrebbe dimissionato dai tredici consiglieri di Di Pangrazio, che in questa occasione ha dimostrato grande responsabilità istituzionale. Insomma, è probabile che questa sentenza (secondo noi), potrebbe essere favorevole a De Angelis, per togliersi di torno alcuni suoi mentori. Conclusione: è costretto ad andarsene!