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Pubblicato: 12 Dicembre 2017
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di Germana D'Orazio
Dal rinnovo del consiglio comunale di Avezzano, sono passati circa 6 mesi e, da parte del nuovo sindaco e della sua maggioranza (prossimamente il consiglio di stato potrebbe ribaltarla, dando la maggioranza, così com'è quasi certo, alla coalizione dell'ex sindaco Di Pangrazio), nulla di quanto promesso è stato attuato. Già il primo giorno, il 26 giugno, può essere definito come una pagina nera delle amministrazioni comunali, marchiata dalla sostituzione delle chiavi, su cui la procura di Avezzano ha avviato un'indagine; proseguiamo poi per quella che sta diventando una telenovela, riguardo all'aquilano Piero Carducci, dipendente di una società dell'attuale sindaco che, in attesa che si calmino le acque, per una sua assunzione quale consulente, ha ripiegato a nominarlo presidente del nucleo di valutazione, cioè l'organismo che dovrà vagliare i dirigenti di Avezzano e della Marsica. Cosa, questa, inverosimile: un dipendente di un'azienda del sindaco che ricopre tale incarico. Altro scivolone del primo cittadino è quello (tra l'altro criticato pure all'interno della maggioranza) dell'assunzione nel proprio staff dell'ex consigliere Barbonetti, marito di Maria Antonietta Dominici, attuale consigliere (e poteva trovare un'altra soluzione per ricompensare chi lo ha sostenuto). Ma non finisce qui: il suo addetto stampa, in campagna elettorale, il giornalista Pierluigi Palladini, a cui va attribuito gran merito del successo di De Angelis, ma da quest'ultimo cacciato via, ha pubblicato nel suo blog la delibera delle luminarie natalizie dello scorso anno, amministrazione Di Pangrazio, e quella di quest'anno, con una spesa maggiore di circa 60 mila Euro... Altra cambiale elettorale? E adesso che stanno per finire i lavori deliberati dall'amministrazione precedente, De Angelis, che cosa farà? Sembrerebbe che si stia preparando una "proposta di impeachment" per sollevarlo dall'incarico, per "manifesta inutilità".