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Pubblicato: 12 Febbraio 2019
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Ieri, con la conferenza stampa di Marco Marsilio, è iniziato il quinquennio del centrodestra alla guida della Regione. La Marsica, in queste elezioni, ha raccolto ben poco rispetto all'Aquila, non come in altri tempi, quando era tutto l'inverso, e ciò con l'elezione a consigliere regionale di due persone e mezza; i due, il sindaco di Ovindoli, Simone Angelosante, in quota Lega (grande la sua affermazione, "impressa a fuoco", considerata la presenza nella lista di forti concorrenti e soprattutto l'ostracismo da parte del suo partito all'Aquila); il secondo, Giorgio Fedele, per il M5S (Gianluca Ranieri non si è ricandidato). E non si può non citare Marianna Scoccia (sotto), avezzanese Doc, che il grande successo l'ha avuto, però, nella Valle Peligna, dove va a rimpiazzare il marito, Andrea Gerosolimo, in consiglio regionale. Tra gli esclusi e i "trombati", nella Marsica e nella provincia dell'Aquila, fa scalpore il tonfo dell'ex presidente del consiglio, Giuseppe Di Pangrazio (sopra), che ha dilapidato un patrimonio, in termini di voti (circa 4 mila in meno, rispetto al 2014), malgrado la sua posizione di rilievo, pagando per il suo scarso impegno per Avezzano e Marsica, azzerando, di fatto, nel Comprensorio, il PD. Altro grande escluso Emilio Iampieri, primo nella lista, che adesso paga per il calo di Forza Italia nella provincia dell'Aquila. Non dimentichiamo, poi, Pierpaolo Pietrucci, che è fuori a causa della perdita del seggio da parte del Partito Democratico. Nelle altre province, tra i grandi esclusi: Donato Di Matteo, Mario Mazzocca, Marinella Sclocco, Alberto Balducci.