Mancano pochi giorni alla scadenza della presentazione delle liste e dei candidati sindaci per le amministrative dell'11 giugno. In Italia sono circa mille i comuni al voto e in Abruzzo ne sono 50, di cui 20 nella provincia di Chieti, 5 nella provincia di Pescara, 4 in provincia di Teramo, 21 in provincia dell'Aquila, tra i quali il Capoluogo; nella Marsica sono 10 i comuni che votano, Avezzano compreso.

E' diventato di moda (come è successo per l'elezione del presidente americano Trump e anche in seno alle elezioni francesi), il fatto che personaggi di ogni genere, facciano "endorsement" (che significa, di fatto, "sostegno", "adesione" ad un candidato). E anche ad Avezzano, dove si prevedono sette - otto candidati sindaci, con oltre venti liste, da qualche giorno, appare sulla stampa, sempre più spesso, la locuzione ENDORSEMENT di questo o quel personaggio (di ogni genere) che, magari, pur avendo un peso elettorale insignificante, viene evidenziato con la parola pescata dall'inglese, solo affinché appaia, in quattro righe, su questa o quella testata giornalistica, il più delle volte pure essa ridotta ai minimi termini. Ma non suona ridicolo?

Di nuovo in carcere Youssef Bya, il marocchino 33enne, già fermato tante volte nella Marsica, per lo spaccio di droga.

Su disposizione del gip del tribunale di Avezzano, Francesca Proietti, Bya si trovava agli arresti domiciliari a Torano, frazione di Borgorose. In due diversi controlli, i carabinieri della stazione locale hanno rinvenuto nella sua abitazione alcuni connazionali, tra l’altro coinvolti nell’operazione antidroga della polizia di Avezzano, chiamata “Empty Den”, che portò all’arresto di diversi marocchini che spacciavano nella Marsica.

Per via della frequentazione di pregiudicati, i militari hanno richiesto un aggravamento della misura cautelare e quindi Bya è finito in carcere a Rieti.