Cronaca

wwf

Comunicato stampa del 26 agosto 2016

La strage degli alberi a Pescara: i tagli cominceranno lunedì 29. È tutto già deciso.

Una farsa la convocazione tardiva di associazioni ed esperti

"Rischio imminente di caduta alberi" ma il contratto di consulenza stipulato con Agrofor Consulting un anno fa non prevedeva una data di consegna del lavoro!

Ignorato l’impegno delle associazioni per salvare il patrimonio verde della città

Appare come una vera e propria farsa la convocazione di associazioni ed esperti questa mattina per il cosiddetto "tavolo verde" del Comune di Pescara. Due ore di discussione che sono servite soltanto a mettere i presenti di fronte a decisioni già prese, senza alcun reale confronto. Non a caso ad un punto i rappresentanti delle associazioni convocate hanno polemicamente abbandonato tutti insieme e in pieno accordo la sede municipale, constatato il fatto che il loro impegno a tutela e a salvaguardia del patrimonio verde della città era semplicemente ignorato dall’amministrazione municipale.

In pratica si è trattato di una presentazione verbale senza la consegna di alcun documento, meno che mai della Relazione Fitostatica in base alla quale il Comune di Pescara Servizio Verde Pubblico Parchi e Arredo Urbano ha condannato a morte un gran numero di alberi. "Non capiamo il senso di questa convocazione – dichiarano le associazioni - visto che tutto è stato deciso e da lunedì 29 agosto sarà avviata la procedura. Se si trattava solo di dare informazioni a senso unico e senza alcuna volontà di ascoltarci sarebbe bastato inviarci una mail. Invece il Comune ha voluto letteralmente prenderci in giro".

Le associazioni hanno più volte chiesto spiegazioni: che senso ha avuto convocare il tavolo di oggi, 26 agosto (con avviso via mail inviato appena tre giorni fa e senza alcun documento in allegato), se le proposte e le richieste formulate da mesi non sono state minimamente recepite e probabilmente neppure prese in considerazione?

Già dal 1 settembre 2015 il Comune di Pescara aveva avviato un "Affidamento", a firma del Responsabili di Settore e di Servizio, sul verifica del rischio, pericolosità e stabilità su 950 alberi nel territorio comunale di Pescara. Il 5 ottobre ( un mese dopo) veniva formalizzato l’incarico per il servizio a Agrofor Consulting con inizio dei lavori in data 9 dicembre 2015 (tre mesi dopo) mentre i rilievi diagnostici sono stati eseguiti a partire dal giorno 22 aprile 2016 (circa sei mesi dopo). Dopo altri 4 mesi, a fine agosto, ci si ricorda di informare i cittadini e le associazioni e si ritiene di non poter concedere neppure 15 giorni per l’esame dei documenti (che assurdamente non sono stati resi pubblici) e per la presentazione di eventuali proposte alternative. Si continua a dichiarare "pericolo imminente di caduta" di un gran numero di alberi ma il contratto stipulato nel settembre 2015, dettato proprio da una ( presunta) urgenza, non ha previsto neanche una data di consegna! Alla faccia del pericolo "imminente"! Mentre oggi si nega alle associazioni il tempo minimo necessario per leggere e valutare la relazione.

Un "tavolo verde" di tal fatta rappresenta semplicemente, appunto, una farsa della quale l’amministrazione si assume tutte le responsabilità.

Le associazioni:

Conalpa

FAI Pescara

Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua

Italia Nostra Pescara

Legambiente

Miladonnambiente

Pro Natura

anas terremoto 1

SISMA DEL 24 AGOSTO, I DANNI IN ABRUZZO AGGIORNATI ALLE ORE 18 DEL 26/8

I Comuni abruzzesi per i quali ieri la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha decretato lo Stato di emergenza sono cinque: Campotosto, Capitignano, Montereale, Valle Castellana e Rocca S. Maria.

Questo il dettaglio dei danni riscontrati dai tecnici dei singoli Comuni e comunicati al Genio civile della Regione:

CAMPOTOSTO: vari edifici danneggiati, 2 edifici pubblici danneggiati;

CAPITIGNANO: un edificio pubblico danneggiato e un edificio privato inagibile;

MONTEREALE: danneggiato l’80% degli edifici nella frazione di S. Lucia; il 30% ad Arringo; il 20% a Castiglione; il 30% a Verrico; il 30% a Colle Verrico; il 30% a S. Vittoria; 3 gli edifici con crolli, 18 da mettere in sicurezza e 4 edifici pubblici danneggiati; emesse ordinanze per divieto uso acqua potabile e accesso chiese. Montate 3 tende da campo per complessivi 30 posti letto, attivata una pompa di calore.

ROCCA S. MARIA: 5 edifici pubblici danneggiati;

VALLE CASTELLANA: 30 edifici danneggiati; 15 gli edifici con crolli, 5 gli edifici pubblici danneggiati, sfollati 20 residenti e 15 non residenti.

Anche altri comuni abruzzesi hanno subito danni ad edifici pubblici e privati:

  • per la provincia di L’Aquila:

  1. Barete,

  2. Cagnano Amiterno,

  3. Pizzoli,

  4. Scoppito,

  5. Tornimparte,

  • per la provincia di Teramo:

  1. Cortino,

  2. Torricella Sicura,

  3. Crognaleto,

  4. Civitella del Tronto,

  5. Montorio al Vomano,

  6. Isola del Gran sasso,

  7. Tossicia,

  8. Fano Adriano,

  9. Cermignano,

  10. Penna Sant’Andrea,

  11. Campli,

  12. Corropoli,

  13. Sant’Egidio alla Vibrata.

Inoltre, il Segretariato Regionale per i Beni Culturali per l’Abruzzo ha evidenziato danni al patrimonio culturale ecclesiastico come di seguito riportato:

  • per la provincia de L’Aquila:

  1. comune di Capitignano n. 4 Chiese,

  2. comune di Montereale n. 1 Chiesa,

  3. comune di Cagnano Amiterno n. 1 Chiesa,

  4. comune di Campotosto n. 1 Chiesa,

  • per la provincia di Teramo:

  1. comune di Campli n. 5 Chiese,

  2. comune di Cortino n. 3 Chiese,

  3. comune di Crognaleto n. 6 Chiese,

  4. comune di Isola del Gran Sasso n. 1 Chiesa,

  5. comune di Rocca Santa Maria n. 4 Chiese,

  6. comune di Teramo n. 4 Chiese e n. 1 Museo,

  7. comune di Torano Nuovo n. 1 Chiesa.

Segnalate inoltre criticità agli invasi idrici dei laghi di Penne e Campotosto.

bomba

La Regione si schiera apertamente e ufficialmente contro il progetto di estrazione di gas naturale nell’area di Bomba, nella provincia di Chieti. La Giunta regionale presenterà le proprie osservazioni alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale sulla concessione “Colle Santo”, presentato dalla CMI Energia SpA per mettere in produzione un giacimento di gas naturale tra i Comuni di Bomba, Archi, Roccascalegna, Torricella Peligna, Pennadomo, Villa Santa Maria, Atessa e Colledimezzo. Il progetto prevede la costruzione di un gasdotto di circa 21 km, una centrale di trattamento gas nell’area industriale del Comune di Paglieta, due pozzi già esistenti a Bomba e la perforazione di ulteriori 2-3 pozzi. La Regione Abruzzo, in particolare il sottosegretario alla Presidenza con delega all’Ambiente, Mario Mazzocca, ha già inviato al Ministero dell’Ambiente la richiesta di attivazione di un’inchiesta pubblica nazionale per esaminare l’impatto ambientale del progetto.