Cronaca

celano castello rep 04

Si è svolta venerdì sera l’assemblea indetta dal Comitato “A tutela di Celano – Acqua nostra” allo scopo di chiedere all’amministrazione comunale di chiarire quale sia la sua posizione rispetto alla decisione assunta dal Cam che ha deciso unilateralmente di installare i contatori dell’acqua alle utenze celanesi. Presenti tutte le autorità locali.La discussione è entrata subito nel vivo e Gianvincenzo Sforza, a nome del Comitato, ha evidenziato che prima di parlare di installazione dei contatori è necessario che il Cam adempia agli impegni sottoscritti con il Comune per il pagamento dei 2 milioni di euro di debiti che ha nei confronti dei celanesi.

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E’ stato risarcito dall’Ente Pnalm con 78 mila euro per i danni che i cervi avevano provocato nel suo terreno. Protagonista della vicenda un agricoltore di Ortona dei Marsi, che aveva sporto denuncia in quanto il suo frutteto, situato nell’area protetta, era stato più volte danneggiato dagli animali.

All’esito del giudizio, il giudice del Tribunale di Avezzano ha condannato l’ente Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise al risarcimento del danno. Lo stesso ente, tramite l’avvocatura di Stato, ha comunicato la volontà di non voler ricorrere in appello.

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Era accusato di aver rubato energia elettrica dopo essersi allacciato abusivamente a un contatore dell’Enel disabilitato e aveva fornito l’energia elettrica all’appartamento abitato da lui e da altri connazionali. Era riuscito a consumare, senza sborsare neanche un centesimo, circa 700 euro. Alla fine era stato scoperto finendo sotto processo e per lui era scattata l’accusa di furto di energia elettrica e danneggiamento. Ora un giovane di nazionalità marocchina, Hamid Hati, è stato assolto dal giudice del tribunale di Avezzano Stefano Venturini. Durante il processo sono stati ascoltati dei testimoni ed è stata acquisita della documentazione. Non è stato però possibile accertare da chi e come sia stato realizzato l’allaccio abusivo e neanche dimostrare, secondo il giudice, che il marocchino abitasse realmente in quell’appartamento descritto nel capo di imputazione. Il giovane è stato assolto per insufficienza di prove.