Cronaca

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Dopo una ricognizione effettuata sul territorio comunale e a seguito delle sollecitazioni da parte dei residenti il sindaco di Crognaleto Giuseppe D'Alonzo scrive al Presidente Di Sabatino chiedendo un puntale intervento sulle strade provinciali di Alvi e Poggio Umbricchio.

"Bisogna riconoscere il grande lavoro svolto dalla provincia, genio civile e dalla protezione civile per salvaguardare la viabilità verso i paesi di Cesacastina, Senarica, Nerito e Tottea però -dichiara il primo cittadino D'Alonzo- bisogna urgentemente intervenire sulla provinciale verso il paese di Alvi e Poggio Umbricchio, due realtà dove la stessa viabilità è messa a dura prova. 

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Lanciano, slot e cambiasoldi nel mirino dei ladri: presi di mira due bar di Marcianise.

Giorni di azioni ladresche eclatanti in Abruzzo. Oltre al bancomat smurato a Silvi, c’è anche lo sradicamento di due slot machine a Lanciano. I due furti sono avvenuti in località Marcianise, ai danni di altrettanti bar. Le indagini di Polizia e Carabinieri dovranno chiarire le modalità dei due colpi, avvenuti a poca distanza l’uno dall’altro. In uno dei due esercizi sono state letteralmente sradicate due slot machine e un apparecchio cambia soldi. Nell’altro bar preso di mira dai malviventi è stata scassinato un apparecchio per il cambio in spiccioli, ma è stato anche rubato tutto l’incasso dell’esercizio, circa tremila euro. In tutti e due i casi, i ladri sono riusciti ad entrare dopo aver forzato la porta del locale pubblico. Si spera di risalire agli autori dei furti tramite i filmati dei sistemi di videosorveglianza, attualmente in valutazione.

Pubblicità istituzionale, Agcom multa la Regione                         

                    
Pubblicità istituzionale, Agcom multa la Regione che si difende: «difficoltà emotive post sisma»                                            

                   

Una sanzione di 18.532 euro: è quella che Agcom, l’autorità per le garanzie nelle comunicazioni,  ha comminato alla Regione Abruzzo per non aver trasmesso informazioni relative alle somme impegnate per l’acquisto, a fini di pubblicità istituzionale, di spazi sui media.La contestazione riguarda l’anno 2013 e il comportamento dell’Ente pubblico viene definito dall’Authority «grave» in quanto non avrebbe dimostrato di aver rispettato le quote del Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici.A giugno scorso la Regione ha prodotto un’istanza di autotutela per ottenere l’archiviazione del procedimento ma non ci sono stati i risultati sperati.  La Regione avrebbe giustificato il disguido con le «difficoltà emotive, organizzative e di partecipazione» correlate all’emergenza post terremoto.Dunque problemi logistici dell’apparato amministrativo a 6 anni dal sisma. Problemi, dice la Regione, che da quel 6 aprile 2009 si trascinano ancora perché appare «oltremodo difficoltoso il mantenimento degli ordinari livelli di efficienza».Ma a luglio l’Agcom è andata dritta per la sua strada e ha notificato la sanzione chiedendo il pagamento dei quasi 19 mila euro per l’anno 2013. La Regione non ci sta e dal momento che l’Authority non ha prestato attenzione ai disagi post sisma si è deciso di ricorrere al Tar. Già, perché, in un incontro dello scorso settembre a Roma sarebbe stata proprio l’Agcom a spiegare di non poter tornare indietro ma solo un ricorso al Tar (Lazio) potrà far valere le ragioni della Regione. Da qui l’idea di andare al tribunale amministrativo. Nei giorni scorsi la giunta D’Alfonso ha dunque dato mandato agli avvocati Stefania Valeri e Marianna Cerasoli dell’Avvocatura regionale.Altri due particolari emergono dalla delibera dell’Agcom: la Regione avrebbe scaricato le responsabilità sui Dipartimenti e Servizi autonomi ai quali era stato richiesto di “provvedere a dare comunicazione con tempestività, delle spese impegnate per l’acquisto, a fini di pubblicità istituzionale, su mezzi di comunicazione di massa”, anche in caso di risultanza negativa.Infine nonostante i problemi legati al sisma secondo l’Authority la Regione deve considerarsi «supportata da strutture interne adeguate allo svolgimento delle proprie attività nel pieno rispetto del quadro normativo e regolamentare vigente».