Cronaca

canistrofrana

«Vista la straordinarietà della situazione che la Regione conceda al Comune di Canistro, almeno momentaneamente, la concessione delle acque della Santa Croce».

Il sindaco di Canistro, Antonio Di Paolo, lancia un appello ai vertici della regione Abruzzo per la tutela dei livelli occupazionali dello stabilimento dove si produce l’acqua minerale Santa Croce.

«La situazione è drammatica e l’amministrazione comunale è molto preoccupata. Come Comune», va avanti, «abbiamo chiesto di prorogare la concessione delle acque per la salvaguardia dei lavoratori”.

«In settimana il sindaco di Canistro convocherà un tavolo di lavoro con tutti i sindaci del contratto di fiume».

GRUPPO REGIONALE FORZA ITALIA

Comunicato del capogruppo Forza Italia (Regione Abruzzo) Sospiri su Ospedale di Penne e segretario Pd Rapino

Sul declassamento drammatico dell’Ospedale di Penne oggi il segretario regionale Pd Rapino ha fatto la figura dello scolaro svogliato che, dinanzi al compito in classe, si fa passare le risposte dal compagno più furbo e scaltro, ossia il Presidente D’Alfonso. Peccato che non abbia ricontrollato la correttezza delle proprie affermazioni prima di consegnare il compito, pieno di strafalcioni, e, ovviamente, si becca un due per aver copiato male. È evidente che Rapino, nella strenua difesa della politica sanitaria anti-Pescara del Pd, non conosce nulla degli atti firmati dal Governatore D’Alfonso e che rischiano di determinare la chiusura del ‘San Massimo’: soppresso il Pronto soccorso h24 per i codici rossi; ridotto a ospedale di area svantaggiata, quando aveva tutti i requisiti per essere un ospedale di base; e ora a rischio anche la ginecologia. Ma tutto questo il giovane segretario Rapino non lo sa, e ha rimediato la solita figuraccia”. La replica arriva dal Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri, in riferimento alle affermazioni odierne del Segretario regionale del Pd Rapino sulle sorti dell’Ospedale di Penne.

Il Pd intero, con il segretario Rapino, farebbe bene a continuare a tacere, come ha fatto sino a oggi, sulla politica sanitaria condotta dal Governatore D’Alfonso in Abruzzo, una politica asservita alle disposizioni romane che sta massacrando il territorio pescarese – ha ribadito il Capogruppo Sospiri -. Nel 2014 il Pd ha ereditato dal centro-destra una sanità territoriale in condizioni ottime, con un bilancio attivo nella Asl di Pescara, e con veri centri di eccellenza sparsi su tutta la provincia. In un anno e mezzo il Pd sta cercando di distruggere l’intera rete dell’assistenza, un’azione scellerata arginata solo dalla strenua opposizione condotta dal centro-destra in Consiglio regionale. L’applicazione del Decreto Legge Renzi-Lorenzin sul Piano di riorganizzazione sanitaria predisposto dalla Regione si tradurrà in un autentico massacro per i nostri territori, mettendo a rischio il diritto stesso alla salute della popolazione. Nonostante i 350mila abitanti censiti in tutta la provincia, il Piano ha previsto infatti la soppressione dei Pronto Soccorso h24 di Penne e Popoli, ciò significa che a Penne non saranno più trattati i codici rossi e un infartuato o un paziente colpito da ictus dovrà essere portato fino a Pescara per essere trattato e curato. Solo in seguito alle proteste di Forza Italia si è avanzata l’ipotesi di chiedere una deroga come ‘area svantaggiata’ per l’ospedale di Penne, ma anche quest’ipotesi è in bilico, visto che il riconoscimento di ‘area svantaggiata’ è già stato respinto lo scorso luglio. E comunque Penne non sarebbe mai un ospedale di base, ovvero avrebbe diritto solo a qualche ambulatorio e un Pronto soccorso sino ai codici verdi. Lo scorso novembre abbiamo avanzato due ipotesi per arginare i danni prodotti dal Pd, ovvero il riconoscimento per Pescara, ossia per un bacino di 350mila abitanti, di 1 Dea di primo livello e 2 ospedali di base, Penne e Popoli, esattamente come stabilito per Teramo, tenendo conto che nel 2014 l’ospedale di Penne ha registrato un tasso di occupazione dei posti letto dell’84,38 per cento, Popoli del 97,71 per cento, a fronte del 73,59 per cento registrato dal nosocomio di Atri, o del 63,88 per cento di Sulmona. In seconda istanza abbiamo chiesto di predisporre che l’intera rete della sanità pescarese venisse organizzata come ‘Ospedali Riuniti Pescaresi’ e che i 121mila accessi annui minimi nei tre Pronto soccorso (dato 2014: 95.696 Pescara; 14.415 Penne; 11.718 Popoli) fossero pensati come ‘spalmati’ sui tre territori. Per tutta risposta ora la novità: l’ospedale di Penne rischia di perdere anche la ginecologia, ovvero prosegue l’opera di smantellamento della nostra rete sanitaria territoriale. E in questo marasma drammatico, il segretario regionale Pd Rapino si permette pure di difendere le scelte politiche del Governatore D’Alfonso e dell’assessore Paolucci. A questo punto - ha concluso Sospiri – invitiamo Rapino a ripetere le stesse affermazioni ai cittadini di Penne, sapranno loro cosa rispondergli”.

Pescara, 12.12.2015

Capogruppo Forza Italia

Regione Abruzzo

Lorenzo Sospiri

sospiri lorenzo 010715GRUPPO REGIONALE FORZA ITALIA

Comunicato del capogruppo Forza Italia (Regione Abruzzo) Sospiri su evento ‘Riparti Pescara’ - #PESCARAPRIMA

Saremo le ‘sentinelle in piedi’ del mal-governo della giunta Alessandrini, opposizione serrata, con interventi concreti per restituire al più presto alla città di Pescara una guida seria, capace, utile, partendo da tre punti cardine: restituire sicurezza e decoro al territorio; ridurre le tasse, riportandole a livelli ammissibili; ricostruire la rete sociale di una città oggi all’abbandono. Per farlo abbiamo bisogno di una classe dirigente rinnovata, giovane, ma che abbia idee concrete”. Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri nel corso dell’evento ‘Riparti Pescara: +Sicurezza, -Tasse, +Sviluppo’, organizzato presso il Parco Kidland di via Ravasco. Presenti i consiglieri comunali di Forza Italia Marcello Antonelli, Fabrizio Rapposelli e Vincenzo D’Incecco, ma anche ex amministratori, come gli assessori Isabella Del Trecco e Roberto Renzetti, il consigliere Nico Lerri tanti amministratori di provincia, come il sindaco di Pianella Sandro Marinelli e il consigliere comunale di Spoltore Marina Febo, e oltre 300 persone.

Oggi parte la fase 2 della nostra opposizione – ha detto il capogruppo Sospiri – e cominciamo lanciando un messaggio al sindaco Alessandrini: portati un po’ avanti con il lavoro, e comincia a fare le valige, perché noi stiamo arrivando e perché la città ti ha clamorosamente bocciato. Ovviamente, però, le prossime elezioni, non le vinceremo solo perché a Pescara ha mal governato Alessandrini-commissariato da D’Alfonso, ma occorre altro. E allora, innanzitutto bando alle divisioni: la partita a Pescara non l’abbiamo neanche giocata, come invece abbiamo fatto a Chieti, o come faremo a Vasto, a Lanciano a Roseto, o a Penne, andando tutti insieme. E poi: oggi niente atti di arroganza, dalle primarie non si deroga, il sindaco lo devono scegliere coloro che poi devono impegnarsi nella campagna elettorale e devono candidarsi. Poi dobbiamo rinnovare la classe dirigente che deve ringiovanirsi, per farlo abbiamo bisogno delle donne, che non vanno scelte quattro giorni prima di presentare le liste, ma vanno preparate, formate, dobbiamo lasciare loro spazio per informarsi ed essere pronte. E poi le idee, di cui oggi non parla più nessuno, idee che oggi si consumano nel tempo di un tweet o di un post su facebook: ma una città non si amministra su un social network, un progetto lo si deve pensare, renderlo fattivo e realizzarlo. Noi non vinceremo solo perché Alessandrini governa malissimo, ed è sotto gli occhi di tutti, ma vinceremo se sapremo dare ai pescaresi idee che partono da tre punti cardine: il senso di insicurezza. Mi spiace dire che, nonostante quanto affermi il questore, la gente ha paura e ha ragione. Ringrazio per essere stato lasciato solo a fare per mesi la battaglia sulla vicenda dei presunti profughi, e poi è esploso il caso di Montorio al Vomano dove hanno trovato un gruppo di extracomunitari con falsi documenti d’identità. A Pescara c’è un senso di non-decoro, la città è buia, sciatta, sporca e insicura, è piegata su se stessa. E Pescara è pure una città con tasse al massimo per i prossimi 10 anni, inaccettabile. Con il centro-destra le tasse erano giuste, e servivano per dare servizi reali. Oggi non può esistere una politica che impone agli imprenditori di abbassare le serrande perché non riescono a pagare le tasse. E Pescara ha bisogno di servizi, la priorità sono i parcheggi per accogliere chi viene in città. Oggi non abbiamo servizi, abbiamo imposte al massimo, il Pd ha tolto il logo di d’Annunzio dai luoghi simbolo del territorio, sono terminati gli sfratti degli abusivi dalle case popolari, abbiamo il mare contaminato dalle feci, l’aria appestata da polveri e benzene, e l’unica preoccupazione dei nostri amministratori Pd è fare il pontile del cielo, altra aberrazione colossale, uno dei solidi bidoni del Pd oggi impresentabile. Per non parlare della rete sociale completamente frantumata, dello scandalo del mercatino etnico abusivo sulle aree di risulta, che mai faremo mettere sotto la stazione. Oggi – ha affermato il Capogruppo Sospiri – Alessandrini è chiaramente la minoranza nella città, il centro-destra deve tornare a essere una maggioranza, sentinelle del malgoverno e pronti a governare affinchè Pescara venga prima di ogni altra cosa”.

Pescara, 12.12.2015

Capogruppo Forza Italia

Regione Abruzzo

Lorenzo Sospiri