Cronaca

 

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PESCARA: CHIEDE I DANNI PER LA BOCCIATURA FIGLIO, IL TAR DICE NO

– Sono sempre di più i casi nei quali le famiglie fanno ricorso ai giudici amministrativi contro gli insuccessi dei figli a scuola, come se i magistrati dovessero sostituirsi ai docenti. Ma non sempre le decisioni della scuola vengono censurate. E’ il caso di un alunno di un liceo pescarese che, è stato respinto e la cui madre ha fatto ricorso al Tar non contro la bocciatura, come spesso avviene, ma per ottenere un risarcimento dopo che il giovane non aveva superato gli esami di riparazione. Secondo il ricorso il giovane avrebbe avuto bisogno di percorsi didattici personalizzati e adattati alle esigenze di apprendimento degli alunni con bisogni educativi speciali. Il ricorso  è stato comunque rigettato.

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FAGNANO ALTO: TRITOLO DELLA 2a GUERRA MONDIALE

- 20 kg. di tritolo della 2a Guerra mondiale rinvenuto nell’intercapedine di un’abitazione a Termine di Fagnano Alto. Il ritrovamento è avvenuto nel corso di alcuni lavori all’interno di un’abitazione nella piccola frazione di Termine. Tempestivamente informato dal proprietario della struttura oggetto dei lavori, il sindaco di Fagnano Alto, si è recato subito sul posto e, verificato il tipo di materiale rinvenuto, ha allertato i Carabinieri della stazione di Fontecchio, competenti sul territorio, che hanno predisposto le operazioni di messa in sicurezza dell’area, evacuando le abitazioni della zona interessata. Il materiale rivenuto è stato poi spostato e fatto brillare in uno spazio idoneo, a Campana.

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SANITÀ, ANCORA LUNGHE LISTE D’ATTESA: CAOS PRENOTAZIONI ESAMI E SCREENING

– Che il covid e le misure di contenimento, insieme ai tagli già noti, continuino a paralizzare l’intero sistema sanitario nazionale è un fatto acclarato, meno scontato che dopo 3 anni di gestione dell’emergenza, tra annunci di riorganizzazioni e recupero liste di attesa, per molti sia ancora impossibile accedere a prestazioni essenziali. Praticamente al palo, al di là dei proclami, controlli e screening, i telefoni dei centralini Asl, anche in Abruzzo, dalle aree interne alla costa, spesso suonano a vuoto e quando qualcuno risponde lo fa per riferire che al momento non ci sono date o al massimo proponendo appuntamenti con ritardi imbarazzanti.  Lo sanno bene i cittadini che, sempre più numerosi, si vedono costretti ad accedere a strutture private nelle quali comunque, in molti casi, si registrano anche settimane di attesa, proprio a causa dell’impennata di richieste.