Cronaca

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PETTORANO SUL GIZIO: ACQUA NON POTABILE,ORDINANZA DEL SINDACO

– Acqua non potabile a Pettorano sul Gizio, e il sindaco “chiude tutti i rubinetti”. L’ordinanza di divieto di bere l’acqua è stata emanata questa mattina, dopo l’esito delle analisi eseguite dall’azienda regionale Arta sulle acque di due fontane pubbliche del centro storico del paese e precisamente in piazza Umberto I e in via Raffaele Vitto Massei. Secondo l’Arta, i valori di batteri coliformi ed escherichia coli, rilevati nell’acqua che sgorga dalle due fontane, risultano non conformi.    L’acqua non potrà essere usata per bere, ma potrà essere utilizzata per gli altri usi, compreso la preparazione degli alimenti, previa bollitura.                   L’ordinanza rimarrà in vigore fino al al rientro dei valori nella norma.

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PESCARA: MAXI SEQUESTRO DI ARTICOLI CONTRAFFATTI E PERICOLOSI DESTINATI ALLA SCUOLA

– Un emporio di prodotti contraffatti per il rientro a scuola. Zaini, penne, orologi, portafogli, e ancora, gadget firmati “Disney”, “Marvel”, “Hello Kitty”, “Peppa Pig”, capi di abbigliamento e scarpe di marchi sportivi come Adidas o di brand più lussuosi come Gucci o Moschino. È con l’operazione “Fake box” che gli investigatori del gruppo “anti-contraffazione” del Nucleo di polizia economico-finanziaria della G.d.F. di Pescara hanno scoperto un bazar abusivo di griffe taroccate. Le Fiamme Gialle hanno proceduto subito al sequestro dei prodotti, ed hanno denunciato la responsabile alla Procura della Repubblica per i reati di contraffazione e ricettazione.

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ABRUZZO: LE BANCHE ABBANDONANO LE AREE INTERNE

– Un cittadino della valle Subequana e della media valle dell’Aterno in provincia dell’Aquila, da questa estate, solo per poter ritirare soldi da un bancomat, dovrà percorrere in auto anche 30 km e questo dopo che ha chiuso la storica e filiale di Castelvecchio Subequo. Un esempio tra i tanti in Abruzzo, dove la desertificazione delle aree interne assume anche la forma di un gap nell’accesso ai servizi bancari, anche banalmente per ritirare il contante, attività fondamentale non solo per i residenti, ma anche per i turisti, che pure sono in sensibile aumento. Del resto la metà dei Comuni abruzzesi, per la precisione 173, sono privi sul proprio territorio di sportelli bancari. Si tratta complessivamente di 140.723 cittadini della regione, il 12,6% del totale, un numero altissimo anche nella media nazionale.