Cronaca

carcere

Serata di inferno quella occorsa al personale di Polizia Penitenziaria in

servizio presso il carcere di Pescara.

Verso le ore 20, infatti, un detenuto tossicodipendente appena giunto in

istituto, per motivi ancora sconosciuti ( probabilmente in preda a crisi

d'astinenza), ha dapprima distrutto la cella nella quale era stato ubicato

salvo poi metterla a fuoco.

Alcuni agenti intervenuti (i pochissimi che in quel momento vi prestavano

servizio), nel tentativo evidente di mettere in sicurezza il detenuto e il

reparto dove era stato allocato, sono rimasti feriti e trasportati in

ospedale.

Al momento si parla di una prognosi di 7 giorni anche se crediamo vi

potrebbero essere complicazioni.

Sull'accaduto intervengono Mauro Nardella e Giuseppe Ferretti

rispettivamente vice segretario  generale Uil PA Polizia Penitenziaria

Abruzzo e componente della segreteria confederale CST Adriatica Gran Sasso

e il  segretario provinciale Uil PA Polizia Penitenziaria Giuseppe Ferretti

i quali, riprendendo denunce di soli pochi giorni fa da loro avanzate sul

tema della carenza di organico, del sovraffollamento carcerario,

dell'elevato numero di tossicodipendenti e di detenuti affetti da

psicopatia, rilanciano l'allarme sulla drammaticità della situazione nella

quale il carcere di Pescara sembra non poterne proprio uscire.

Di ieri inoltre la notizia di un solo psicologo riservato al presidio

tossicodipendente la quale, per sole 35 ore mensili e a tempo determinato,(

pur essendo la stessa messa da marzo scorso, sembrerebbe, nelle condizioni

di rivestirne a tempo indeterminato la dirigenza)  dovrebbe provvedere alle

necessità di centinaia e centinaia di persone.

In sostanza un'autentica utopia amministrativa.

Comunicato a firma di Mauro Nardella (UIL).

pescasseroli due

Il depuratore MBR di Pescasseroli, realizzato dalla Saca spa e inaugurato nel luglio scorso, è stato al centro di un convegno di studi, organizzato dalle Università di Napoli, Palermo e Salerno, che si è tenuto a Palermo il 17 e 18 ottobre scorsi.

Una tecnologia che, secondo le parole del commissario unico alla depurazione della Presidenza del Consiglio, professore Enrico Rolle, “può essere considerata un esempio a livello nazionale di alta elaborazione, a servizio dell’ambiente”; ad evidenziarlo Luigi Di Loreto, amministratore unico della società Saca.

eternit

Un cumulo di eternit, bomba ecologica per eccellenza, è stato gettato nel verde da qualcuno che non ha voluto seguire quanto previsto da prassi.

Molti gli avezzanesi che hanno notato la nuova discarica abusiva sorta in località Caruscino di Avezzano, in via Brunelleschi.

L'eternit è un marchio registrato che contempla il fibrocemento, composto da amianto: questo è un materiale altamente cancerogeno, la cui pericolosità sociale è elevatissima; a contatto con gli elementi atmosferici sublima, si fonde con l'aria, ed esseri umani ed animali lo respirano.