Cultura

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PESCARA: RITROVATE 200 GRAFICHE DI PREGIO NEL MUSEO CASCELLA

- Il maltempo che colpì la città di Pescara, provocò l’allagamento del caveau del Museo Colonna di piazza Primo Maggio, dove erano state allocate le grafiche in un primo momento.
Si tratta di disegni provenienti dai grandi concorsi internazionali tenutisi a Pescara nel 1988: 550 partecipanti da tutto il mondo riprodussero soggetti dannunziani in omaggio al Vate che ne fu grande cultore e utilizzatore come segni distintivi delle sue opere.
L’amministrazione comunale di Pescara, e i vertici della fondazione Museo delle Genti d’Abruzzo hanno preso visione del materiale ritrovato iniziando a confrontarsi sulla destinazione degli ex libris, allo scopo di renderne pubblica la fruizione.

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PESCARA, MUSEO DELLE GENTI E MUSEO CASCELLA: AL VIA DIDATTICA ONLINE

- Si è trasferita completamente online l’attività didattica della Fondazione Genti d’Abruzzo che prosegue nel suo impegno divulgativo della cultura sul territorio.
La necessità di distanziamento, imposta dalla normativa anticontagio per il Covid 19, ha messo nelle diverse specificità, scuole e musei di fronte a una nuova sfida, quella di cambiare le modalità di approccio e di operatività.
Una sfida che non è soltanto professionale ma anche psicologica, se vogliamo guardare alla cultura come sostegno, approfondimento, contatto con il mondo seppur mediati dal virtuale. In maniera rapida la Fondazione ha reinventato la sua attività, trasferendola completamente sull’online, anche in previsione di cambiamenti strutturali nel modo di vivere il rapporto con la cultura.

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TERAMO: PRESEPE DI CASTELLI A PIAZZA SAN PIETRO

– Il Presepe monumentale, complesso scultoreo di 54 statue capolavoro realizzato dai talenti dell’Istituto d’arte di Castelli, comune teramano tra le capitali mondiali dell’arte della ceramica, potrà essere ammirato l’11 dicembre in piazza San Pietro per la tradizionale cerimonia di illuminazione dell’albero di Natale, alle ore 16,30, e fino al 10 gennaio 2021.                                                                                                                                                                                                    Un traguardo storico, e un motivo di conforto e speranza, per la diocesi di Teramo e Atri, e per il territorio colpito duramente prima dal terremoto del 2016 e 2017 e poi dalla pandemia del coronavirus.