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Ricetta Medica addio: cosa dovrebbe cambiare

Da oggi 1° marzo, avremmo dovuto  dire addio alla versione cartacea della ricetta medica. Vogliamo ricordare che lo scorso novembre è stata approvata e pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 303 del 31 dicembre 2015, la nuova normativa che disciplina la circolarità nazionale della ricetta dematerializzata

Dovrebbe fare ufficialmente il il suo ingresso la ricetta elettronica, facilitando (questo è l’auspicio) la vita di pazienti e malati.

Il paziente non riceverà più la tradizionale ricetta,quella per intenderci caratterizzata dai tradizionali colori rosso e panna,infatti da 1° marzo 2016, cui tutte le farmacie dovrebbero già risultare nelle condizioni di poter calcolare ticket ed eventuali esenzioni nella Regione di provenienza del malato (così come precisato in una nota dalla Fimmg, la Federazione dei medici di famiglia).

 il medico di famiglia, collegandosi su un portale specificatamente dedicato,.compilata una ricetta “telematica”, uguale a quella cartacea tradizionale, un Nre (ossia un numero ricetta elettronica) al quale verrà associato il codice fiscale del paziente.

Le eventuali esenzioni  saranno generate automaticamente il medico dovrà, poi, procedere a stampare un promemoria per consegnarlo al paziente che con esso potrà recarsi in farmacia.

Il farmacista  collegandosi a sua volta al sistema informatico provvederà a recuperare tutti i dati presenti sulla prescrizione medica e consegnare il medicinale al paziente.

Questo procedimento telematico sarà esteso anche alla prescrizione di esami e visite specialistiche, in quanto la ricetta elettronica sarà accettata oltre che dagli ospedali, anche da cliniche e ambulatori.

Tutto il sistema porterà a monitorare la spesa sanitaria per singolo cittadino .per ogni medico di base,per città ,per provincia e Regioni ,noi tutti avremo le nostre spese sanitarie già sulla nostra dichiarazione dei redditi.

www.centrogiuridicodelcittadino.it

cinghiale

A seguito dell’incontro organizzato il 28 gennaio, presso il Comune di Bomba, cui parteciparono diversi imprenditori agricoli della Val di Sangro e in occasione del quale si era presentata l’ingestibile problematica dei danni da cinghiale, l’Assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Dino Pepe, ha ritenuto utile promuovere un tavolo, nella giornata di ieri, 29 febbraio, presso la sede dell’Assessorato di Pescara con Sebastiano De Laurentis, promotore della petizione che vede oltre 300 firmatari del comune di Bomba e limitrofi, al fine di intervenire tempestivamente sull’emergenza cinghiali. All’audizione hanno partecipato i rappresentanti delle Prefetture di Chieti, Pescara, Teramo e L’Aquila.

calicevino

Questa e’ una delle nostre priorita’. Noi teniamo in grande considerazione chi decide di investire in Abruzzo”. E’ quanto affermato dal presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, a proposito della societa’ Ca’ d’Abruzzo, di proprieta’ di un imprenditore russo, che ha scelto Ortona quale luogo per insediare un impianto di imbottigliamento di vino da tavola da destinare al mercato estero (in primis Russia, India e Cina). Oggi pomeriggio si e’ svolto un incontro tra D’Alfonso, l’assessore all’Agricoltura, Dino Pepe, e i rappresentanti di Ca’ d’Abruzzo.