Cronaca

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L'impianto di raccolta dei rifiuti non ce lo vogliono: a Cepagatti i residenti di Piano Marino in sit-in davanti al Comune.

Per protestare contro l’impianto di raccolta dei rifiuti i residenti della zona di Piano Marino scandiscono il loro No oggi pomeriggio, mentre il consiglio comunale esaminerà la variante al prg necessaria per il via libera all’impianto. Sotto accusa è il centro di raccolta dei rifiuti urbani per frazioni omogenee, che dovrebbe sorgere nella zona di Piano Marino, tra lo svincolo della A 24 e Villanova. L’assemblea comunale di oggi pomeriggio, convocata dal presidente Luca Dante Ciuffi, è chiamata ad esaminare la variante parziale al piano regolatore che prelude alla realizzazione del contestato impianto di stoccaggio dei rifiuti.

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Il tunnel intelligente a misura d’uomo che percorrerà tutto il centro cittadino raccogliendo con alta tecnologia i servizi di acqua, fibra ottica ed elettricità (non il gas che per questioni di sicurezza deve restare esterno) mette a dura prova ancora una volta la pazienza dei cittadini, dei lavoratori pubblici e dei commercianti che sono intanto rientrati a vivere dentro le mura: circa 2.400 soltanto i residenti che hanno ripreso possesso delle loro case dopo anni di ricostruzione. Proprio a partire da oggi e sino alla fine del mese, chiuderanno al transito via Luigi Signorini Corsi, l’arteria del centro storico che collega piazza San Bernardino con via Zara, che sarà interessata dai lavori per la realizzazione del tunnel dei sottoservizi.

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La firma è quella del Segretario generale territoriale della UILPA ( Uil Polizia Penitenziaria) Mauro Nardella, la lettera è indirizzata a molte autorità: la polemica annuncia uno stato di agitazione per la vicenda della caserma aquilana.

Ad innescare la polemica del sindacato di categoria è l’ ipotesi secondo la quale l’Amministrazione Penitenziaria, anche per l’Istituto Aquilano, “vorrebbe mettere mano nel portafogli dei dipendenti anche se alcuni agenti sono, loro malgrado, costretti a dover far uso della caserma per poter garantire il servizio”. La vicenda è riepilogata dal Segretario generale territoriale della UILPA (Uil Polizia Penitenziaria), Mauro Nardella, in una lunga lettera indirizzata a molti destinatari politici e non.