Cronaca

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Prot. URP n.  2570/u                                                               Pescara, 30/05/2016

                                        

Oggetto :  Comunicazione n. 50

                  Modifica orari Uffici Esenzioni per reddito presenti nelle Aree Distrettuali della ASL di  Pescara.

Dal 1 Giugno p.v. gli Uffici Esenzioni per reddito presenti nelle Aree distrettuali della ASL di Pescara modificheranno il loro orario di apertura al pubblico.

Pertanto, si trasmette manifesto ove sono indicati i nuovi orari con le seguenti specifiche:

  • Come indicare l’esenzione

  • Quando rivolgersi alla ASL

  • Chi ha diritto all’esenzione per reddito

  • Elenco punti richiesta della certificazione.

Si ritiene utile segnalare, inoltre, che gli utenti residenti nel Comune di Pescara possono – indipendentemente dal quartiere di appartenenza – recarsi indifferentemente presso la sede di Pescara Nord, sita in via Nazionale Adriatica Nord, 140 o presso la sede di Pescara Sud sita in via Rieti, 47.

Consigli utili all’utenza:

- gli utenti dovranno presentarsi agli sportelli ASL provvisti di documento di riconoscimento in corso di validità e tessera sanitaria, in originale e fotocopia;

- in caso di impossibilità a presentarsi personalmente, è possibile incaricare un delegato, purché sia in possesso di delega scritta, della fotocopia del documento di riconoscimento e della tessera sanitaria del delegante, oltre al proprio documento di riconoscimento.

Cordiali saluti.

                                                                           La Responsabile

                                                                                   Dott.ssa Maria Assunta Ceccagnoli                                    

deiezioni cani 01

... Speriamo che qualcuno si ravveda, che tra tantissimi padroni civili, quelli (pure tanti!) che invece bersagliano le città con la loro inciviltà, crescano e si ficchino nella testa di pulire quei "ricordi" che nessuno vuole. E' tristissimo sentire, per caso, sul treno per Roma, persone che tra di loro parlano di Avezzano come della "Città delle Cacche di Cane" (vedi foto), una città che si aggrappa a mille settori per rivalutarsi, senza però partire "dal basso": è come vestirsi di tutto punto senza aver fatto prima una doverosa doccia e, agli avezzanesi che amano la propria città, sicuramente, questo andazzo, questa brutta nomina, fanno male. Paletta, guanti e sacchetto dovrebbero essere gli strumenti essenziali di una persona che ama, anzitutto, se non la città o gli altri, il proprio cane, che diventa, a causa del suo padrone, in alcuni casi, bersaglio di occhi malevoli... Si, perché (ed è sicuramente sbagliato), è con i cani che in parecchi se la prendono, arrivando per rappresaglia anche a gesti, nei confronti dei "quattrozampe", altrettanto incivili ed irreparabili. E poi, non si può amare tanto la propria casa da disinfettarla allo spasimo, non si può prodigarsi su se stessi con abluzioni e lavacri e rimanere noncuranti, indifferenti, verso vie che sono nostre, di tutti: è vile. Le autorità preposte in molte città si sono attivate con multe anche elevate, ma bisogna che un'azione energica (e sinergica) parta da noi. Eventualmente anche denunciando chi compie l'azione del "lascito gratuito" sulle strade.

 

O. S.

 

dehors2

E' diventato una realtà degli ultimi dieci anni, in ricordo (non perpetuo) dell'amministrazione Floris ed è cresciuto diventando una moda e quasi un "diritto" per quasi tutti coloro che, ad Avezzano, posseggono un bar: parliamo del dehors, prolungamento estremo di determinati esercizi sul marciapiedi cittadino e pubblico, sorta di ampliamento semi – permanente di locali e sale tè che divengono, così, ad uso privato, spesso costringendo chi passeggia ad aggirare quel tratto calpestabile e di tutti, perché occupato da tali strutture che possono anche intralciare l'incedere di chi non può utilizzare le proprie gambe. Ebbene, l'attuale maggioranza aveva promesso, ad inizio mandato, la regolamentazione dei dehors, delle regole che ne normano l'installazione e la permanenza sul suolo, affinché essi mantenessero la caratteristica di base di impianti removibili. Esiste a riguardo anche una convenzione quinquennale, con il comune, che sta per scadere, al termine della quale, lo smantellamento deve essere attuato. Sembra, però, che le autorità ancora non si siano mobilitate per ricordare ai proprietari di gazebo e dehors, che l'ora "X" sta per scadere, perché tutto tace, nulla si muove. Ma così altri esercizi con le stesse esigenze e della stessa tipologia e che non sono "dotati" di dehors, potrebbero, con diritto, pretendere di installare, a loro volta, nuove strutture, di fronte a bar vari, se non si dovesse giungere, al più presto, ad una soluzione, cioè lo smantellamento di quelle esistenti.

 

O. S.