Cronaca

tortoreto

In un mese avrebbe intascato indebitamente quasi 400mila euro, di cui oltre 300mila spettanti all'erario. Un'accusa che è costata a una 43enne di Tortoreto, Olga La Pietra, una condanna a 3 anni per peculato, oltre all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e al risarcimento di 390mila euro in favore della parte civile (la Procura aveva chiesto una condanna a 4 anni e mezzo). I fatti contestati alla donna dal pm Laura Colica, titolare del fascicolo, risalgono al gennaio 2011 quando, in qualità di legale rappresentante di una società che si occupava di gestire, per conto di Cogetech spa, l'attività di riscossione delle slot machine attivate da quest'ultima, la donna si appropriava delle somme riscosse. A far partire le indagini, all'epoca, fu una denuncia della stessa Cogetech, parte offesa nel procedimento.

carabinieri

E' con una condanna a 3 anni, 6 mesi e 20 giorni che si è concluso, questa mattina, il processo con rito abbreviato che vedeva imputato Luca Di Filippo, il 29enne teramano accusato di lesioni gravi ed arrestato a gennaio insieme ad un amico dopo una lite con un altro uomo in via Po. Lite scoppiata la vigilia di Natale del 2015 e nel corso della quale la vittima perse un occhio dopo essere stato colpito con un bicchiere. Di Filippo e l'amico furono arrestati a fine gennaio su ordinanza di custodia e posti ai domiciliari al termine delle indagini condotte dai Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Teramo.

pescara citta

E' stato smantellato nella notte, a Pescara, il mercatino etnico della stazione, che da 20 anni caratterizzava l'area di risulta attorno allo scalo ferroviario.

Alle 4 circa è scattato il blitz che ha coinvolto oltre alla Questura di Pescara, i carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia Municipale anche altri agenti di rinforzo inviati da Napoli, Bari e Senigallia.

Una cinquantina di ambulanti, che dormivano negli accampamenti e nelle auto, sono stati identificati ed allontanati per consentire le operazioni di sgombero, andate avanti fino all'alba.

Tensione e qualche protesta (sul posto erano presenti anche degli attivisti di Rifondazione Comunista contrari al blitz), ma nessun problema particolare.

Recuperati anche i marchi taroccati che venivano applicati sugli oggetti in vendita; trovati fornelli da campo, tv, parabole, frigoriferi e carrozzine.