Cronaca

tribunale

Sono stati condannati dal tribunale di Avezzano in sei, nell’ambito dell’operazione Casablanca per un traffico di droga dal Marocco, fino in Italia, passando per il porto di Genova fino a tutto il territorio marsicano dove la droga veniva spacciata grazie a una fitta rete di pusher. Le pene che vanno da sei a quattro anni, mentre quattro di loro sono stati assolti. Sette persone invece hanno scelto il rito ordinario. L’operazione Casablanca, così denominata perché coinvolgeva tutti cittadini di nazionalità marocchina, aveva portato i carabinieri a numerosi arresti. Tutto era scaturito da un’indagine avviata nel 2009 dopo il sequestro a Genova, nel mese di ottobre dello stesso anno, di 20 chili di hashish e il 15 marzo 2010 di altri 17.

municipio avezzano

I dipendenti della Vesuvius chiedono l’istituzione di un tavolo sindacale nazionale per affrontare la vertenza e la delocalizzazione della produzione. I siti Vesuvius di Avezzano, Genova e Cagliari hanno chiesto all’azienda per iniziare a far chiarezza sul futuro dell’attività produttiva. Con la riorganizzazione messa in atto dalla multinazionale con sede a Londra sono venute meno le certezze per i lavoratori. Nonostante la politica di accentramento delle fabbriche da parte della Vesuvius fosse chiara già da tempo non ci sono elementi tangibili per i dipendenti sul loro futuro. Per questo gli 83 lavoratori dello stabilimento di Avezzano per un mese hanno occupato lo stabilimento della zona industriale riuscendo poi a strappare alla proprietà la presenza in degli incontri con le istituzioni uno dei quali è previsto per il 4 luglio al ministero dello Sviluppo economico.

violenza donne

Una donna ogni due giorni viene uccisa. Dall'inizio dell'anno sono oltre cinquanta le vittime di femminicidio. Il centro “La casa delle donne nella Marsica” si occupa di violenza contro le donne ed i loro figli. Violenza che può essere fisica, sessuale, psicologica ed economica. E’ da poco attivo un numero 24h al giorno per tutti i giorni (393.8856.389), che può essere utilizzato sia dalle forze dell’ordine, con cui il centro è in contatto, sia dai servizi sociali che dalle donne stesse. L’equipe, formata da tre psicologhe, una psicoterapeuta, un’assistente sociale ed un avvocato, offre un totale sostegno alla donna vittima di violenza, sia da un punto di vista legale che psicologico, lavorativo e di messa in sicurezza. Oltre al lavoro di sportello, il centro è dotato di una casa rifugio.