Cronaca

canistro

SANTA CROCE, L'AZIENDA COMUNICA

Spettabile Redazione,
con riferimento all'articolo da voi pubblicato in data odierna
riprendendo il comunicato stampa della CISL Abruzzo
si chiede la immediata rettifica delle informazioni non rispondenti al
vero contenute nello stesso.

Lo stabilimento di Sorgente Santa Croce è pienamente operativo e nessun
lavoratore è stato licenziato come si legge nell'articolo da voi pubblicato.
Si comunica che durante l'incontro tenutosi ieri presso la Regione
Abruzzo non è stato siglato alcun accordo e si precisa che i lavoratori
beneficeranno del contratto di solidarietà normalmente in essere fino ad
aprile 2016.
Si precisa a tutti i nostri clienti e fornitori che la diffusione di
queste notizie false è una ulteriore prova del reiterato tentativo da
parte di qualcuno di screditare e distruggere l'azienda e l'imprenditore
che la guida.
I nostri legali Avv. Fasciani e Avv. Diddi, che leggono in copia il
presente comunicato, sono stati già incaricati di intraprendere le vie
legali con riserva di tutti i danni subiti dalla divulgazione di queste
notizie assolutamente false.
Si prega pubblicare la presente dando la stessa visibilità
Cordiali saluti.

Sorgente Santa Croce Spa
Ufficio Stampa

 

abruzzo regione logo

L'accordo tra Regione e azienda Santa Croce è saltato. Nei prossimi giorni verranno apposti i sigilli alla sorgente di Canistro e partiranno le lettere di licenziamento per 75 lavoratori”. Ad annunciare l'epilogo negativo della trattativa con la società Santa Croce sono i segretari regionali della Fai- Cisl, Feliciantonio Maurizi e Franco Pescara. “Ieri, alla presenza del vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, abbiamo portato avanti l'ultimo tentativo di mediazione con l'azienda”, spiegano Maurizi e Pescara, “proponendo un accordo basato sulla mobilità volontaria, con la non opposizione, e incentivata per 35 dei 75 dipedenti della Santa Croce. Ma l'azienda ha posto come condizione, per l'erogazione di un incentivo pari a 25mila euro per ogni lavoratore, l'uscita in massa dei 35 dipendenti. Un paletto che, di fatto, avrebbe annullato il principio della volontarietà e che ha fatto saltare il tavolo di trattativa”. Il quadro che si apre, secondo i sindacalisti della Fai-Cisl “è drammatico. “La Regione, che in presenza di un accordo avrebbe potuto percorrere ogni strada possibile per garantire la prosecuzione dell'attività dello stabilimento di Canistro”, affermano Maurizi e Pescara, “si vedrà costretta a revocare la concessione concessione, data appena qualche mese, ma subordinata alla regolarità della documentazione presentata dall'azienda. Documentazione che, al momento, è carente. Nei prossimi giorni verranno apposti i sigilli alla sorgente e partiranno i licenziamenti per 75 lavoratori. Prendiamo atto, nonostante gli estremi tentativi della Regione di raggiungere un accordo, della totale chiusura dell'azienda, che non ha voluto percorrere alcuna strada negoziata. Si apre uno scenario drammatico, di difficile soluzione”, concludono Maurizi e Pescara, “con l'azienda che annuncia i ricorsi del caso e il licenziamento in tronco di tutti i dipendenti. Anche se la Regione dovesse promuovere un nuovo bando per la concessione all'imbottigliamento dell'acqua di Canistro, i tempi saranno molto lunghi, con il rischio che le maestranze non possano usufruire neppure del paracadute degli ammortizzatori sociali”.

Con preghiera di cortese pubblicazione.

L'Aquila 11/12/2015                                                  L'Ufficio Stampa

di pangrazio gianni 090414 rep 01

Come ogni anno, nel periodo natalizio, c’è un inasprimento di atti criminosi a danno delle attività commerciali e dei cittadini che ne restano coinvolti, oltre a  fenomeni che riguardano la contraffazione delle merci e dell’abusivismo in vari settori merceologici. Il presidente di Confcommercio - Imprese per l’Italia di Avezzano, lancia un appello con una lettera inviata al sindaco Giovanni Di Pangrazio  (nella foto), al comandate della polizia municipale, al capitano dei carabinieri, al vice questore di polizia, al capitano delle guardia di finanza ed al comandante della polizia stradale, “affinché si rafforzino i controlli a favore delle attività commerciali, soprattutto in prossimità degli orari di chiusura e del ritiro dell’incasso."