Cronaca

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AVEZZANO: E' CAOS TOTALE

- La città di Avezzano, è in preda al caos totale, a causa dei cantieri aperti per la realizzazione dei sottopassi di via Don Minzoni e via Aquila. I lavori hanno di
fatto spaccato in due la città, causando una congestione senza precedenti nelle arterie principali e scatenando una marea di proteste sui social.La chiusura dei due
sottopassi, fondamentali per collegare la parte nord della città con il centro, ha infatti riversato l’intero traffico su via Roma e via XX Settembre, provocando
lunghissime code e tempi di percorrenza dilatati. Ieri mattina, Avezzano si presentava come un enorme parcheggio, con automobilisti bloccati in attesa per ore. Via
Roma, in particolare, ha visto un flusso di traffico eccezionale. Il Comune di Avezzano, preoccupato dall’effetto “shitstorm” – termine inglese che indica un’ondata
di critiche violente sui social network – ha deciso di limitare i commenti sui propri post social.

 

orso rep 02

PESCOCOSTANZO: BRAVATA

– Un tempo c’era Juan Carrito, oggi c’è un altro esemplare di orso bruno marsicano, che ha deciso di girovagare per le stesse zone e gli stessi paesi che erano
frequentati dal figlio di Amarena. Il problema è che, nonostante gli avvisi e le continue informazioni di sicurezza fornite, qualcuno continua a non comportarsi nella
maniera più corretta nei confronti di questi animali rari.Un orso bruno marsicano si è aggirato di recente per le strade di Pescocostanzo. Sappiamo tutti che
basterebbe lasciarlo in pace, allontanarsi in silenzio e avvisare le autorità preposte. Eppure c’è stato un cittadino che ha scelto di fare ben altro: ha seguito
l’orso, lo ha messo in fuga, lo ha filmato e ha poi condiviso sui social la sua “bravata”.

guardia costiera

PESCARA: SEQUESTRATI 1500 KG DI PESCATO

- L'attività investigativa posta in essere dai militari ha portato, all’effettuazione di 150 verifiche in Abruzzo e Molise con il sequestro di circa 1500 kg di
prodotto ittico e svariati attrezzi da pesca non conformi. Le sanzioni amministrative contestate superano i 25mila euro.Tra le principali violazioni contestate vi
sono la pesca di prodotto ittico in quantità superiori a quelle autorizzate, per ciascuna specie, dalla normativa vigente, così come lo sbarco, il trasbordo e la
commercializzazione di esemplari di taglia inferiore alla taglia minima di riferimento; comportamenti questi ultimi che,su larga scala,sono i principali responsabili
del progressivo depauperamento della risorsa ittica nazionale, causano gravi squilibri nell’ecosistema marino.