Politica

di nicola maurizio 04

Rischio sismico, Di Nicola: presentata iniziativa legislativa per sostenere attività di ricerca INGV in Abruzzo”.

In vista della conclusione delle attività che coinvolgono l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) legate al “Progetto Abruzzo”, nato nelle settimane successive al terremoto del 2009, ed in assenza di nuove risorse finanziare nazionali capaci di sostenere le nuove esigenze di approfondimento scientifico, l’unica sede abruzzese di questo Ente di ricerca rischia di scomparire dalla nostra Regione. Una problematica che in più occasioni ho avuto modo di segnalare al Consiglio regionale, a partire dalla seduta di approvazione di Bilancio del 31 dicembre 2015.

I terremoti, purtroppo, sono dei fenomeni naturali con i quali dobbiamo imparare a convivere, ma la sfida per chi ricopre un ruolo Istituzionale in un territorio estremamente fragile dal punto di vista sismico, come il nostro, è quella di investire maggiormente in ricerca e sviluppo per l’individuazione di efficaci sistemi di prevenzione.

Per tali motivi, nella mattinata di ieri, ho depositato in Consiglio regionale un progetto di Legge per sostenere e potenziare l’attività di ricerca tecnico-scientifica espletata dall’INGV presso la sede distaccata di L’Aquila, finalizzata alla mitigazione del rischio sismico nel territorio regionale abruzzese, attraverso l’esecuzione di un progetto appositamente finanziato dalla Regione.

Sono certo che tutto il Consiglio regionale sosterrà con convinzione questa iniziativa legislativa, perché in più occasioni ho rilevato la sensibilità anche dell'opposizione su temi così importanti.

Il Consigliere della Regione Abruzzo Maurizio Di Nicola

francavilla

COMUNICATO STAMPA

Francavilla: zone bianche, in arrivo nuove colate di cemento.

A rischio 135 mila metri quadrati di territorio

Francavilla al Mare - «La delibera di approvazione delle aree definite zone bianche così come predisposta potrebbe portare potenziali danni al territorio di Francavilla, già massacrato negli anni da una pessima politica del territorio - dirlo è il consigliere di opposizione Stefano Di Renzo -. I pareri obbligatori alla variante del PRG forniti dagli enti preposti hanno evidenziato gravi lacune procedimentali da parte dell'amministrazione. In particolare, la Provincia di Chieti ha espresso un parere negativo per diversi motivi, tra questi quello per cui non ci sarebbe nella delibera l'esatta quantificazione e identificazione  delle zone bianche che saranno oggetto di edificazione».

Stessa osservazione, con matrice ambientale, viene dall'ARTA la quale afferma che per le aree interessate, che coinvolgono 135 mila metri quadrati, non è specificato in delibera il numero di abitanti potenzialmente insediabili. Secondo l'ARTA andava valutato il potenziale effetto di tale aumento della popolazione sulle matrici ambientali, con particolare attenzione alla capacità idraulica residua del sistema fognante e di quella depurativa degli impianti di trattamento, nonché gli impatti legati alla variante che incideranno sul traffico, sulla qualità dell'aria e sui rumori.

In sostanza ci troviamo davanti ad una variante sì necessaria ed urgente ma così come predisposta risulta decisamente inadeguata e con effetti potenzialmente deleteri per il territorio. Si evidenzia, inoltre, come la delibera che verrà portata in discussione ometta completamente i riferimenti ai citati pareri.

«Sarebbe stato auspicabile uno studio urbanistico puntuale del territorio che avrebbe dovuto identificare i reali bisogni della città e non una delibera che consenta l'edificazione incontrollata delle aree bianche – conclude Di Renzo. Chiederò in Consiglio il ritiro della delibera per consentire le dovute correzioni; le sanzioni che inevitabilmente seguiranno dovrebbero essere poste a carico dei responsabili degli uffici dell'Ente e di quei politici che in diversi anni non sono stati in grado di gestire il problema con adeguata competenza».