Politica

sospiri lorenzo 010715Comunicato Capogruppo regionale FI Sospiri sulla revoca posteggi del mercato di via Pepe agli italiani e spazio agli extracomunitari

La revoca dei posteggi per 11 commercianti ambulanti di Pescara, sbattuti fuori dal mercato rionale di via Pepe, è stata firmata dal sindaco Alessandrini per morosità che si aggirano intorno ai 1.500 euro non per ingenti somme come ha affermato la sua maggioranza. E mentre i nostri commercianti vanno fuori, entrano gli extracomunitari, l’ennesima vergogna della giunta Alessandrini che ha varato il bando per assegnare 50 posteggi, sempre nel mercato di via Pepe, agli extracomunitari oggi presenti nel mercato abusivo delle aree di risulta, ambulanti che, sino a oggi, non hanno mai pagato un euro per occupare quell’area pubblica. Siamo di fronte all’ennesimo atto di razzismo al contrario, in cui a essere penalizzati sono, al solito, i contribuenti di Pescara, che, ed è molto probabile, vittime della crisi imperante, si saranno ritrovati nell’impossibilità di pagare la Cosap. Ma il sindaco Alessandrini, giustamente, anziché tendere loro una mano, valutare un piano di rientro personalizzato, rateizzare al massimo il debito per consentire loro di continuare a lavorare, li prende e li sbatte in mezzo a una strada”. La denuncia è stata ribadita dal Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri.

Ormai non ci sono più aggettivi per qualificare una giunta comunale nemica dei pescaresi – ha sottolineato il Capogruppo Sospiri -, una giunta contraddittoria, schizofrenica nella gestione del territorio e dei suoi servizi. Un anno fa il sindaco Alessandrini firma l’ordinanza per sfrattare il mercato abusivo degli extracomunitari dalle aree di risulta; la sua maggioranza in Consiglio comunale si spacca, rischia la sfiducia, e allora interviene il sindaco-ombra, il Governatore D’Alfonso che lo spedisce in vacanza e interviene per risolvere lui il problema. In sostanza smentisce il sindaco Alessandrini, ferma lo sgombero e inizia una finta trattativa di trasferimento con gli extracomunitari che animano quel mercato abusivo, in cui si vende per lo più merce contraffatta, sperando che sul tema si spengano i riflettori. E invece i riflettori si riaccendono, e il sindaco Alessandrini, dopo mesi di silenzio, senza aver mai revocato né eseguito l’ordinanza di sgombero, s’inventa un bando, ossia l’idea è quella di trasferire gli ambulanti delle aree di risulta all’interno dei vari mercati rionali della città, riservando loro una serie di posti in via esclusiva, ed emana un bando per affidare la gestione di quegli spazi a una società o Associazione del settore, la quale dovrà essa garantire il pagamento dell’occupazione del suolo pubblico al Comune, e occuparsi poi di gestire gli spazi e di fare cassa nei confronti degli ambulanti extracomunitari. Una procedura che abbiamo contestato, chiesto di fermare, ma che è invece andata avanti e il 13 maggio scadranno anche i termini del bando. Secondo quel bando, ben 50 operatori extracomunitari, oggi presenti abusivamente sulle aree di risulta, troveranno posto nel mercato di via Pepe, dove sono stati loro riservati i relativi posteggi, e parliamo di ambulanti che sino a oggi non hanno mai versato un solo euro per l’occupazione del suolo pubblico sulle aree di risulta, né sappiamo nulla sul pagamento delle altre imposte, compresa l’emissione degli scontrini. Nel frattempo però ecco che arriva l’amara sorpresa: nei giorni scorsi il sindaco Alessandrini ha firmato la revoca delle autorizzazioni-licenze per il commercio ambulante nei confronti di 11 operatori presenti da anni nel mercato di viale Pepe, parliamo di utenti che operano nell’area mercatale anche dal 2003 o dal 2008. La colpa di quei lavoratori è quella di non essere riusciti a coprire tutte le mensilità della Cosap, accumulando un debito nei confronti del Comune di Pescara che va da un minimo di 1.512 euro sino a un massimo di 4mila euro che è il caso limite di un unico ambulante, titolare di licenza dal 2003. La media del debito si aggira invece sui 1.500-2000 euro per ciascun operatore. Ebbene, il sindaco Alessandrini, sindaco integerrimo e dal pugno di ferro, ha prima firmato i preavvisi di sfratto e poi, per chi non si è messo in regola, ha fatto scattare la revoca della licenza e il recupero coattivo delle somme dovute, attraverso il concessionario della riscossione Poste Tributi. Il risultato è fuori dal mercato di via Pepe 11 commercianti ambulanti, perché morosi per 1.500 euro di Cosap non pagata, dentro 50 ambulanti extracomunitari che, nella loro vita, non hanno mai dovuto pagare la Cosap. L’ennesimo atto scellerato della giunta Alessandrini: ovviamente le imposte vanno pagate, ma le devono pagare tutti e tutti alle stesse condizioni. E soprattutto – ha aggiunto il Capogruppo Sospiri – a fronte di una difficoltà oggettiva, come il mancato pagamento della Cosap, a fronte di debiti pari a 1.500 euro, un sindaco non può semplicemente revocare le licenze di vendita e mettere sulla strada dei padri di famiglia: piuttosto il sindaco avrebbe dovuto convocare quegli ambulanti, capire il perché della loro morosità, prendere atto di una crisi economica che sta strozzando soprattutto le piccole imprese, ambulanti compresi, e aprire la strada a piani di rientro personalizzati, concedendo a quegli operatori la possibilità di mantenere il proprio posteggio, e di continuare a lavorare per rimettersi in sesto e coprire il proprio debito. E questo soprattutto se pensiamo che tra qualche giorno, nel mercato di via Pepe, al posto di quegli 11 operatori locali, arriveranno 50 extracomunitari che sino a oggi hanno lavorato, senza alcun disturbo né intralcio da parte dell’amministrazione comunale, in un mercato abusivo. Ovviamente chiediamo al sindaco Alessandrini di fermare le procedure di sfratto per gli 11 ambulanti in difficoltà, di riaprire le relative istruttorie e di consentire una rateizzazione massima di somme che non sono stratosferiche, per non piegare ulteriormente l’economia delle nostre famiglie”.

Pescara, 11.05.2016

Capogruppo Forza Italia

Regione Abruzzo

Lorenzo Sospiri

palazzo bruxelles ue

CATENA REPLICA A FORZA ITALIA SULLA VICENDA RYANAIR

Gli ineffabili consiglieri regionali di Forza Italia, Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri, provetti navigatori di internet, ormai si candidano al ruolo ufficiale di "gufi" regionali. Stavolta si cimentano con la vicenda Ryanair.

E' evidente che con l’azienda irlandese è in corso una delicata trattativa, sulla quale il Presidente Luciano D'Alfonso si è attivato prontamente ottenendo importanti passi in avanti con l'incontro del 7 aprile tra il Ministro Graziano Del Rio, i Presidenti di Regione di Abruzzo e Sardegna e la Ryanair, con impegni assunti da parte del Ministro attraverso dichiarazioni pubbliche, per venire incontro alla richiesta della compagnia aerea sulle riduzione delle tasse, in particolare per ciò che riguarda l'addizionale comunale sui diritti di imbarco, da attuarsi entro l'estate, e con l'impegno dichiarato sempre pubblicamente dal responsabile commerciale della compagnia Michael O'Leary di riconsiderare i tagli ai voli relativi agli aeroporti italiani.

E' evidente che fino alla conclusione della trattativa, che avverrà quando il Ministero avrà adempiuto all'impegno assunto di ridurre il carico fiscale, resta in campo la scelta di ridimensionamento della compagnia Ryanair della sua presenza in Italia. Quindi i due consiglieri internauti hanno scoperto l'acqua calda, scoprendo che sul sito della Ryanair c'era quello che già tutti sapevano e che cambierà solo quando si sarà conclusa la trattativa, sul cui esito siamo fiduciosi, a differenza dei gufi tristi. I profeti di sventura saranno smentiti dai fatti, come lo sono stati su Ombrina Mare, che è morta e defunta,  e sul via libera all'accordo tra le autorità portuali di Ortona e Civitavecchia, che è già realtà.

Andrea Catena, consigliere del Presidente della Giunta regionale