Politica

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AEROPORTO, FEBBO: INGIUSTIFICATA L’ASSENZA DI MATTOSCIO IN COMMISSIONE VIGILANZA

Ci sono forti dubbi sul progetto del presidente D’Alfonso

 

L’AQUILA –  “Il presidente della Saga, Nicola Mattoscio ha preferito non presentarsi in Commissione Vigilanza per parlare della situazione della Società Abruzzese Gestione Aeroporto e la sua assenza è da ritenersi assolutamente ingiustificata soprattutto in virtù della situazione di allarme che si è creata dopo il mancato rinnovo del contratto con la Ryanair”.

E’ quanto dichiara il Presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo. “La convocazione – spiega Febbo – muoveva dalla necessità di capire se il presidente Mattoscio ritenesse realmente percorribile l’ipotesi avanzata dal presidente D’Alfonso, per bocca del consigliere D’Alessandro, che prevede la ricapitalizzazione della Società dei servizi aeroportuali attraverso il conferimento di beni immobili. Ma le osservazioni da sottoporre a Mattoscio riguardano soprattutto i rischi che deriverebbero, in caso andasse in porto il progetto del governatore, di fronte a una eventuale procedure concorsuale a cui potrebbe incorrere la Saga. Dubbi ai quali però il presidente della società abruzzese non ha voluto rispondere. Inoltre dal presidente di Saga ci si aspettavano altri dettagli circa i crediti che la società vanta nei confronti della Regione Abruzzo, da girare alla compagnia Ryanair, e sui colloqui intercorsi prima e dopo la decisione presa dalla stessa compagnia aerea”. 

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LO YES MAN CATENA CONFERMA LO SPERPERO.

Il Presidente della Commissione Vigilanza risponde a Catena

“Noto con piacere che Andrea Catena, dopo la sua breve e fugace apparizione al Comune di Chieti, dove tutti ricordano molto bene il motivo delle sue dimissioni, ha trovato una nuova collocazione, entrando nel pool di difensori d’ufficio del Presidente D’Alfonso”. Lo afferma il Presidente della Commissione di Vigilanza Mauro Febbo, dopo la risposta dello stesso Catena sulla vicenda dei fondi destinati alla comunicazione istituzionale. “Catena – rimarca Febbo – nel suo intervento mostra ‘ignoranza’ politico-amministrativa. E’ vero che quelle somme furono impegnate dalla Giunta Chiodi, ma non furono mai (e bene fece l’allora Presidente) utilizzate, cioè mai spese. Quei fondi, dunque, dovevano essere portati a residuo e impiegati per ridurre il disavanzo, invece che per manifestazioni di propaganda politica come quella dello scorso anno a Piazza Unione a Pescara. Prendo atto, invece, del fatto che le iniziative organizzate dall’agenzia incaricata sono state 4 e non 3, come avevo scritto nel mio precedente comunicato. Una svista, legata forse al fatto che, come sempre, non ci vengono messi a disposizione tutti i documenti. La sostanza, però, di quanto ho segnalato non mi pare cambi di una virgola”.