Politica

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L'Aquila, 4 aprile 2020

Giunta: coronavirus, approvata delibera per criteri accesso ai buoni alimentari

Via libera dalla giunta comunale alla delibera che fissa i criteri di distribuzione delle somme stanziate dal governo al Comune dell'Aquila, pari a 368mila euro, per misure urgenti di solidarietà alimentare, in attuazione del Dpcm del 28 marzo 2020 e dell'Ordinanza della Protezione civile 658 del 29 marzo 2020, per sostenere i cittadini che versano in condizione di difficoltà economica a causa dell'emergenza coronavirus.

Su precisa indicazione dell'esecutivo l'80 per cento della somma (pari a 300mila euro) saranno destinati all'acquisto di generi alimentari mentre il 20 per cento restante (68mila euro) per spese in beni di prima necessità dedicati all'infanzia, come pannolini o prodotti per la cura o l’alimentazione dei bambini tramite la  Casa del volontariato provinciale per rispondere alle esigenze del momento.

I buoni spesa sono proporzionati rispetto alla consistenza del nucleo familiare secondo la seguente ripartizione: nuclei monocomponente € 100,00; nuclei con due componenti € 200,00; nuclei con tre componenti € 300,00; nuclei con quattro componenti € 400,00; nuclei con cinque o più componenti € 500,00.

Potranno accedere al bando pubblico coloro che, attraverso un'autocertificazione, dichiareranno di essere in stato di bisogno a seguito dell’emergenza Covid 19, cittadini italiani e stranieri residenti in città. Questi ultimi dovranno essere in possesso del permesso di soggiorno di lunga durata.

Nei prossimi giorni sarà presentato l'avviso per la presentazione delle domande che saranno compilabili attraverso un'applicazione realizzata dal Sed e che sarà disponibile sul sito internet del Comune dell'Aquila. Per coloro che dovessero riscontrare difficoltà nella compilazione dei moduli on line sarà possibile contattare il numero verde informativo 800666622 attivato dal Comune dell'Aquila nell'ambito della campagna "Vincilvirus".

Dalla pubblicazione dell'avviso gli interessati avranno a disposizione sette (7) giorni per la presentazione delle istanze. Qualora le domande dovessero superare la capienza dei fondi a disposizione sarà stilata una graduatoria in cui i punteggi seguiranno le seguenti priorità.

Perdita di lavoro/Interruzione improvvisa attività a seguito dell’emergenza  Covid-19 ed assenza di ulteriore sostegno pubblico: punti 15. Assenza di fonti di reddito nel nucleo familiare: punti 7 ivi includendo quelle derivanti da locazioni immobiliari. Presenza di rate in scadenza di mutuo per acquisto prima casa ovvero per acquisto di immobile adibito a sede lavorativa: punti 7. Presenza di canoni di affitto in scadenza per locazione abitazione di residenza ovvero per locazione immobile adibito a sede attività lavativa: punti 5. Nuclei costituiti da ragazze madri di età inferiore ai 35 anni: punti 5.  Presenza di un componente del nucleo in condizioni di disabilità: punti 5. Nuclei monoparentali: punti 4. Presenza di minori nel nucleo familiare: punti 4. Persone separate o divorziate: punti 3. Anziani soli in attesa di riconoscimento della pensione: punti 3.  Presenza nel nucleo di ultra65enni percettori di pensione sociale minima: punti 2.

Grazie l’accordo della società che gestisce i buoni pasto del Comune saranno emessi dei tagliandi che saranno distribuiti ai beneficiari.

Le modalità di distribuzione saranno comunicate nel momento di pubblicazione dell’avviso per la presentazione delle domande di accesso ai contributi.

 

 

paolucci silvio due

COMUNICATO STAMPA

Paolucci su Cassa integrazione in deroga: “La Regione si attivi e semplifichi le procedure che consentiranno

a oltre 54.000 lavoratori di accedere alla misura”

 

“Il fatto che la Regione Abruzzo sia stata tra le ultimissime Regioni a siglare l'accordo ha un suo costo purtroppo, così oggi oltre 54.000 lavoratori abruzzesi aspettano che la cassa integrazione in deroga diventi realtà”, così il capogruppo PD in Consiglio Regionale Silvio Paolucci.

“La Regione Abruzzo è tra le poche rimaste in Italia che ancora non consentono alle aziende di presentare la domanda di cassa in deroga, ad oggi si è impegnata a produrre la modulistica necessaria, ma bisogna correre e semplificare. Inoltre occorre lavorare ad un accordo con gli istituti creditizi per anticipare le somme e reperire risorse aggiuntive perché le famiglie, i lavoratori e le imprese ne usufruiscano al più presto. Nessun provvedimento potrà essere veramente efficace e tempestivo se le procedure e i tempi non saranno snelliti – avvisa l’ex assessore al Bilancio – Così accade che la CIG risulti ad oggi ancora bloccata, a un mese dall’inizio dello stop. Assurdo che l’esecutivo si vanti di agire a favore delle famiglie e delle imprese, ma non si preoccupi di rendere immediatamente esecutive le scelte in loro favore. Inoltre nella legge appena approvata non è mai citata la parola lavoro e lavoratori.

Tutto questo era facilmente evitabile: bastava convocare quel tavolo per l’economia e il lavoro che noi invochiamo da settimane e confrontarsi con i sindacati, trattandoli da interlocutori e non da avversari”.