Cronaca

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ORTONA: CONTROLLI DELLA FINANZA

– I militari del comando provinciale di Chieti, hanno individuato 100 operazioni relative ad incassi da videolottery per un importo
complessivo di 85.000 euro, effettuate al fine di eludere la normativa antiriciclaggio. Nello specifico, le Fiamme Gialle della Tenenza di
Ortona, effettuando un controllo nei confronti di una sala videolottery di Ortona,hanno accertato che, le vincite venivano falsamente
ricondotte agli apparecchi da intrattenimento ad ignari giocatori, permettendo così, ai reali beneficiari, di operare in modo anonimo per
aggirare la normativa antiriciclaggio. Il titolare dell’esercizio commerciale e 4 dipendenti sono stati denunciati alla Procura della
Repubblica di Chieti, e ciascuno dei soggetti rischia, ora, una pena fino a tre anni di reclusione ed una multa di 30mila euro..

 

polizia 113CHIETI: NUOVA TRUFFA

- Truffe per via messaggistica e la polizia di Lanciano, lancia l’allarme e chiede ai cittadini di essere molto attenti. Nel tranello è caduta
una mamma che ha inviato mille euro al figlio che di quella ricarica non sapeva proprio nulla. Tutto parte da un messaggio giunto alla donna:
«Mamma mi è caduto il cellulare in acqua e ho cambiato numero, scrivimi su whatsapp Wa.Me.», e segue il nuovo numero. Ricevuto il messaggio
la donna ha iniziato a chattare a mezzo WhatsApp con colui che riteneva essere il proprio figlio il quale, carpita la fiducia, dopo un’ora
dal primo contatto ha chiesto all’ignara vittima di prestargli del denaro in quanto, avendo cambiato il numero, aveva il conto bloccato.
Nella conversazione il truffatore e sedicente figlio ha chiesto alla donna una ricarica in tabaccheria di mille euro dicendo che avrebbe
potuto pagare sia col bancomat che in contanti. La vittima ha effettuato la ricarica dopo aver ricevuto dal truffatore le coordinate necessarie
numero di carta, codice utente e codice fiscale. Solo dopo, raggiunta telefonicamente dal vero figlio, ha capito di essere stata raggirata

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L'AQUILA: FRODE IVA X 1 MILIONE DI EURO

- I funzionari dell’Ufficio delle Dogane dell'’Aquila, su segnalazione dell’Ufficio antifrode della Direzione Lazio e Abruzzo, al termine di
un’approfondita analisi effettuata tramite le banche dati in dotazione all’Agenzia,hanno scoperto la truffa in materia di Iva intracomunitaria
realizzata da una società che opera nel settore del commercio di parti ed accessori per autoveicoli.I sopralluoghi effettuati tramite sia
“Google Maps”,sia in presenza, hanno rivelato la società come inesistente. Dalle indagini è emerso che i legali rappresentanti che sono
subentrati nel corso degli anni sono stati irreperibili o reticenti. In assenza della dichiarazione fiscale, l’ammontare della frode è stata
quantificato in oltre un milione di euro.