Cronaca

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Formazione di 160 operatori sanitari di 19 reparti, attraverso filmati e dimostrazioni pratiche, 109 test di verifica sul personale, 17 incontri formativi e, infine, varo di precisi protocolli, soprattutto per le sale operatorie: così, in un anno, l’ospedale di Avezzano ha creato uno specifico servizio contro le infezioni ospedaliere che in Italia colpiscono circa 500mila pazienti su 9 milioni e mezzo di ricoverati.

Una percentuale tra il 5 e il 17% dei pazienti ospedalizzati si ammala ogni anno di un’infezione e il 3% ne muore, soprattutto di polmoniti, setticemie e infezioni da catetere. L’ospedale di Avezzano è stato tra i pochi in Regione ad aver avviato una struttura organizzata per affrontare seriamente un fenomeno che provoca 500 milioni di euro di costi sanitari l’anno. La direzione sanitaria dell’ospedale varò questo modello formativo-operativo proprio il 5 maggio dello scorso anno, data in cui si celebra la giornata mondiale dell’igiene delle mani. E oggi, 5 maggio, sono stati illustrati i risultati raggiunti.

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La Cgil fp, dopo l’incontro con il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e il direttore generale della Asl Rinaldo Tordera, insieme con rappresentanti del comitato ristretto dei sindaci, per un confronto sulla bozza di Atto Aziendale presentata nei giorni scorsi, contesta la previsione di tre nuovi dirigenti per una spesa di 350mila euro all’anno. L'argomento principe dell'incontro resta la vicenda dei tagli al personale che si stima intorno ai cinque milioni di euro per il 2017, attraverso il blocco del turnover e il mancato rinnovo dei contratti dei lavoratori precari. In una situazione di estrema difficoltà nella gestione dei servizi la Cgil fp torna di nuovo a sollecitare le istituzioni ed in primis i sindaci ad assumere una posizione contro la politica regionale ed evidenzia che, alcune figure, ridondanti nell’attuale configurazione dirigenziale, sottraggono risorse che potrebbero essere utilizzate per il personale medico, infermieristico, socio-sanitario ed amministrativo.

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L’operazione è andata bene, il bambino sta meglio, respira da solo e ha parlato con i genitori. Il bambino di 8 anni colpito ieri dalla traversa della porta di calcio a fine allenamento sta meglio. Intanto si sono appresi ulteriori particolari sulla dinamica dell’incidente. A quanto sembra il rovesciamento della piccola porta in alluminio, di quelle usate in allenamento, sarebbe stato provocato dallo scuotimento della rete da parte dello stesso bambino ed il ferimento sarebbe stato provocato da un piccolo gancio usato per tenere legata la rete al palo. Sull’episodio i carabinieri hanno ascoltato alcuni dirigenti della squadra che ieri erano presenti sul rettangolo di gioco. Nello stadio Fabio Piccone di Celano erano presenti anche altri 50 bambini.