Cronaca

fuochi pirotecnici

Da qualche giorno ad Avezzano e in tutta la Marsica non si parla d’altro: il divieto di far esplodere i botti di Capodanno, sancito da alcune amministrazioni comunali con un’ordinanza ad hoc emessa a ridosso della fine dell’anno.

Un commerciante di Avezzano, che si occupa di fuochi pirotecnici, interviene sull’argomento e chiede ai giornalisti di chiarire ai consumatori che non tutti i botti sono vietati. Lo sono quelli pericolosi. “In questi giorni on line e sulla carta stampata”, commenta il commerciante, “sono usciti titoloni che deviano la corretta informazione e che non porta i clienti nei negozi. La gente spesso legge solo i titoli e così facendo i giornalisti compromettono il lavoro di famiglie che vivono di questo lavoro. Così i negozi si svuotano”. I fuochi di capodanno marcati CE si possono sparare” dice ancora, “nei giorni scorsi il ministero dell’Interno ha diramato una circolare, la numero 17898 del 9/12/2016 con la quale chiarisce l’illegittimità delle ordinanze, laddove limitano i fuochi artificiali marcati CE. A conferma di quanto detto dal Ministero e dalle prefetture si è espresso anche il Tar del Lazio annullando l’ordinanza della sindaca di Roma Virginia Raggi”.

nevecristallo

Nel corso dei primi giorni di Gennaio 2017, ossia domenica 1 e lunedì 2 della settimana che viene, il tempo risulterà essere ancora stabile ma ventilato, con qualche nube rada, foschie e gelate notturne nelle vall.

Da martedì 3 una perturbazione proveniente dal Nord Europa passerà sull'Italia, grazie all’espansione dell’Anticiclone delle Azzorre verso il Nord Atlantico. Si attendono piogge e nevicate sia sulle Alpi a quote molto basse che soprattutto sull’Appennino centro-settentrionale, sul quale la neve cadrà fino a quote medio-basse, tra martedì e mercoledì prossimi. Marsica al freddo, con venti moderati o forti e neve, anche a quote basse.

ospedale chieti

Nuove nuove postazioni del 118 a Chieti restano senza medici: a sorpresa hanno rifiutato l’assunzione dalla ASL

Il colpo di scena mette la Asl con le spalle al muro e soprattutto lascia senza medico le nuove postazioni del 118. Rinunce a catena dai medici convocati per l’assunzione dopo aver seguito una formazione specifica per alcuni mesi.

La ASL in una nota ricorda i fatti: dopo l’attivazione delle nuove postazioni del servizio di emergenza a Lama dei Peligni, Torricella Peligna, Castiglione Messer Marino, San Salvo, Villa Santa Maria, Celenza sul Trigno, Carunchio e Torrebruna, era stato avviato il corso di formazione, gratuito e aperto a tutti, per i medici che ne avevano fatto richiesta partecipando al bando emanato dalla Asl, 60 in tutto, di cui 47 sono risultati idonei alla fine del corso. Ma il contratto, a tempo determinato, a molti di loro non interessa.