Cronaca

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Con Delibera del Consiglio dei Ministri del 28 luglio 2016 è stata definita la procedura per il ristoro ai soggetti privati dei danni al patrimonio edilizio abitativo ed alle attività economiche e produttive a seguito delle dichiarazioni di ‘Stato di emergenza’ per le eccezionali avversità meteorologiche verificatesi in Abruzzo dall’undici al 13 novembre ed il 1° e 2 dicembre 2013 e nei mesi di febbraio e marzo 2015. La delibera fissa criteri, termini e modalità per la determinazione e la concessione dei contributi e presentazione della relativa domanda da parte dei soggetti privati per i danni causati dagli eventi calamitosi.

 

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Il 16 agosto scorso il Capo del Dipartimento Protezione civile Fabrizio Curcio ha emanato un’ordinanza recante le disposizioni operative per l’attivazione dell’istruttoria finalizzata alla concessione di contributi a favore di soggetti privati, che ammontano a 36.500.000 euro. Si tratta dei fondi per gli eventi calamitosi verificatisi in occasione delle ondate di maltempo che hanno colpito 156 Comuni dell’Abruzzo nel 2013 (novembre e dicembre) e 2015 (febbraio e marzo).

Domani, mercoledì 24 agosto alle ore 12, si terrà una conferenza stampa nella Sala Blu della Regione Abruzzo in viale G. Bovio 425 a Pescara per illustrare i contenuti del provvedimento. Interverranno il Presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, e il direttore del Dipartimento opere pubbliche della Regione Abruzzo, Emidio Primavera

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Dopo il caso di qualche giorno fa della ragazza minorenne trovata completamente sola e in pessime condizioni igienico sanitarie a Teramo, si torna a parlare del problema del degrado familiare

Un fenomeno in crescita anche in questa città, una situazione che gli operatori del 118 hanno vissuto altre volte, laddove in particolar modo sono gli anziani ad esser trovati nel più assoluto degrado, abbandonati a loro stessi e in condizioni pietose. Servizi sociali che principalmente a causa della carenza di personale non riescono a garantire un’assistenza adeguata alle persone che hanno difficoltà. Il comune di Teramo ha fatto presente che purtroppo la questione, legata alla sedicenne, rappresenta solo la parte più evidente del fenomeno. L’emergenza sociale è un problema che l’amministrazione da sola fa sapere di non poter contrastare.