Cronaca

telefono cellulare

Da una segnalazione del Centro Giuridio del Cittadino: l'Antitrust, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, dopo aver acquisito le informazioni e le segnalazioni da parte dei consumatori, ha disposto la sospensione provvisoria del servizio telefonico opzionale “All Inclusive Maxi” di Wind Telecomunicazioni e il relativo addebito a tutti i clienti che non hanno manifestato “un consenso espresso all’attivazione”. Secondo l’Autorità, infatti, la società di telecomunicazioni Wind con tale servizio andrebbe a vincolare i propri cllienti a una nuova offerta che comporta un pagamento supplementare rispetto alla remunerazione concordata nel contratto principale, senza averne richiesto “preventivamente” il consenso e obbligandoli ad attivarsi per rinunciare a questo servizio.

Considerato il coinvolgimento di oltre un milione di utenti, l'Antitrust ha ritenuto la condotta messa in atto dalla società telefonica, alquanto offensiva.
Di contro, Wind avrà sette giorni di tempo per comunicare all’Antitrust l’esecuzione del provvedimento, inviando una dettagliata relazione per illustrare le misure adottate. In caso di inottemperanza da parte del gestore, Antitrust potrà applicare una sanzione pecuniaria che va da 10.000 euro a 5 milioni.

 

L’Antitrust, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, dopo aver acquisito le informazioni e le segnalazioni da parte dei consumatori, ha disposto la sospensione provvisoria del servizio telefonico opzionale “All Inclusive Maxi” di Wind Telecomunicazioni e il relativo addebito a tutti i clienti che non hanno manifestato “un consenso espresso all’attivazione”. Secondo l’Autorità, infatti, la società di telecomunicazioni Wind con tale servizio andrebbe a vincolare i propri cllienti a una nuova offerta che comporta un pagamento supplementare rispetto alla remunerazione concordata nel contratto principale, senza averne richiesto “preventivamente” il consenso e obbligandoli ad attivarsi per rinunciare a questo servizio.

aereo

Polemiche per l'aeroporto di Pescara.

Armando Foschi, esponente del movimento Pescara Mi Piace,ha fatto sapere infatti che a partire dal 1° giugno non sarà più disponibile il secondo volo in partenza per Milano dell'Alitalia, delle 15.45.

Foschi, che nei giorni scorsi aveva avuto un botta e risposta con il consigliere regionale D'Alessandro del PD sulla vicenda Ryanair, torna ad attaccare il Governo Regionale parlando di una nuova tegola per lo scalo aeroportuale cittadino, che si avvicina inesorabilmente al declino.

I passeggeri ora potranno partire solo alle 7.30 del mattino da Pescara, con rientro alle 23.10. Non un preavviso, non una nota da parte della Saga, non una comunicazione ufficiale.