Cronaca

sulmona tribunale 231213 rep 03GUARDIA DI FINANZA: Maxi evasione fiscale scoperta dalla Guardia di Finanza di Sulmona e sequestro di immobili, conti correnti bancari, postali, carte Postepay, monili in oro e preziosi.

SULMONA:Recuperati dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Sulmona circa 16 milioni di euro sottratti al fisco da una società operante nel settore della costruzione e/o assemblaggio di componenti elettronici e con sede amministrativa dichiarata nella città di Sulmona.

Le Fiamme Gialle, a seguito di un’articolata e complessa verifica fiscale, hanno constatato che la società, che non aveva presentato le dichiarazioni sia dei redditi che dell’Iva per gli anni d’imposta dal 2009 al 2012, aveva in realtà operato ed effettuato operazioni commerciali con cessioni di beni e prestazioni di servizi, conseguendo profitti per circa 16 milioni di euro completamente non dichiarati ed occultati al fisco, evadendo in maniera totale le imposte in materia di imposizione diretta.

Pur in presenza di una contabilità carente e frammentaria, i finanzieri sono riusciti a ricostruire l’intero ciclo delle operazioni di gestione e delle cessioni di beni e/o prestazioni di servizi eseguite sul territorio provinciale, regionale e nazionale, determinando l’effettivo giro d’affari realizzato dall’impresa, nei confronti della quale sono stati constatati ricavi non dichiarati per € 15.973.260,00, un’imposta evasa ai fini IRES per oltre € 4.392.646,51, un’ IVA dovuta per € 3.210.862,48 ed un’imposta Irap per € 778.916,88.

I due amministratori della società sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per violazioni in materia penale-tributaria (omessa dichiarazione dei redditi e dell’iva ed occultamento di documentazione fiscale).

La Procura della Repubblica di Sulmona, condividendo le ipotesi investigative delle Fiamme Gialle di Sulmona, ha richiesto al G.I.P., del locale Tribunale, la misura cautelare reale sia per gli immobili di proprietà degli amministratori, ubicati nella provincia di L’Aquila, nonché sulle disponibilità rinvenute nei conti correnti bancari e postali.

In esecuzione del Decreto di Sequestro Preventivo per oltre 7,5 milioni di euro emesso dal G.I.P. del Tribunale di Sulmona, Dott. Marco BILLI, su richiesta della Dott.ssa Aura Scarsella, Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Sulmona, i finanzieri della Compagnia di Sulmona hanno quindi sottoposto a sequestro unità immobiliari site nel Comune di Pratola Peligna (AQ) oltre a conti correnti bancari, libretti di deposito postali, carte Postepay, monili in oro e preziosi al fine di recuperare l’imposta evasa e non versata al fisco.

La Guardia di Finanza opera ogni giorno per ripristinare le necessarie condizioni di giustizia e solidarietà tra Stato e cittadini e, col contrasto all’evasione fiscale, garantisce un fisco più equo e proporzionale all’effettiva capacità contributiva di ognuno.

Comando Provinciale Guardia di Finanza                                             Telefono 086234961-08623496854

Via Raffaele Paolucci, 67100 L’Aquila                                                    Fax         08623496855

 

capistrello municipio 110712 rep 07Situazione acque a Capistrello: scuola elementare salva, ma la palla passa al Cam

Il primo cittadino di Capistrello, Francesco Ciciotti, a seguito di una richiesta avanzata dal Consorzio Acquedottistico Marsicano, ha emesso, nella serata di ieri, un’ordinanza di divieto di utilizzazione dell’acqua per scopi umani in punti precisi del suo Comune. «Ci stiamo dirigendo verso la soluzione definitiva del problema. Il divieto di utilizzo nasce unicamente per permettere al CAM di effettuare ulteriori analisi maggiormente approfondite nelle zone circostanti il plesso scolastico».

Il primo cittadino di Capistrello, Francesco Ciciotti, a seguito di una richiesta avanzata dal Consorzio Acquedottistico Marsicano, ha emesso, nella serata di ieri, un’ordinanza di divieto di utilizzazione dell’acqua per scopi umani in punti precisi del suo Comune. «Ci stiamo dirigendo verso la soluzione definitiva del problema. Il divieto di utilizzo nasce unicamente per permettere al CAM di effettuare ulteriori analisi maggiormente approfondite nelle zone circostanti il plesso scolastico».

celano comune e piazza rep 07

Terra e sporcizia nel rubinetto: è ciò ha scoperto qualche giorno fa una famiglia che abita a Celano in Via dei Morti, nel quartiere di Borgo Strada 16. Dopo aver smontato il rubinetto questi signori hanno notato cosa occludeva il tubo e si dicono molto preoccupati, visto che l’acqua, in quanto potabile, dovrebbe scorrere nel rubinetto limpida e pulita. Ma, probabilmente, se trasporta queste sostanze,non lo sarà.