Cronaca

penne ospedale

PENNE: 14ENNE USTIONATO

- Quello che a due adolescenti sembrava un gioco, si è trasformato in un gravissimo incidente domestico. Un 14enne di Ortona è ricoverato in prognosi
riservata, nel Policlinico "Agostino Gemelli" di Roma, a causa delle ustioni sul 40% del corpo,riportate dopo che è stato investito da una fiammata di
ritorno mentre con il cugino cercava di alimentare il fuoco con una bottiglia di alcol.L'incidente è avvenuto nella tarda serata di ieri, a Penne, in un
terreno adiacente all'abitazione in cui vivono i nonni dei due ragazzini. Lesioni lievi invece per il cugino che è stato dimesso dall'ospedale di Pescara
con una prognosi di una decina di giorni. I carabinieri della Compagnia di Penne stanno svolgendo indagini

orsa cuccioli

GIOIA DEI MARSI: PRESENZA DI ORSA CON 2 CUCCIOLI

- Segnalata nuovamente, nella serata di ieri, la presenza di un’orsa con i suoi due cuccioli in località San Veneziano a Casili di Aschi.Sull'area sono in
azione le guardie del Parco e le forze dell’ordine.Il Comune di Gioia dei Marsi raccomanda a cittadini e turisti di evitare di avvicinarsi all’area, di
mantenere la distanza in caso di incontro con l’orsa e di non infastidire, disturbare o avvicinare l’animale.

avezzano ospedale 081012 rep 02

AVEZZANO: MALASANITA'

- «Pazienti, spesso anziani, parcheggiati per giorni su barelle in spazi angusti, senza finestre, senza ricambio d’aria,e con 40 gradi». È il sindaco di
Aielli, Enzo Di Natale, a raccontare cosa succede in questi giorni al pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano. «Ai dipendenti - aggiunge - è stato imposto
di non diffondere immagini dei reparti, ma una situazione del genere non si può nascondere a colpi di direttive interne.Questo,e' il pronto soccorso
dell’ospedale di Avezzano,documentato da un mio amico che ha avuto bisogno di cure».Basta con le rassicurazioni false di manager e dirigenti vari. Basta
con la propaganda. Il livello della sanità pubblica marsicana non è mai stato così pessimo. Ho avuto segnalazioni incredibili, di medici e infermieri che
lamentano la mancanza di aghi, di punti di sutura e di strumenti necessari alla minima assistenza. Una vergogna senza fine».