Cronaca

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PESCARA: FA IL PAZZO IN OSPEDALE E MINACCIA AGENTI CON UNA BOTTIGLIA: ARRESTATO 45ENNE

– Doppia operazione della Polizia di Stato che in un giorno ha effettuato due arresti, in particolare, gli agenti delle volanti sono intervenuti presso l’Ospedale Civile in quanto un 45enne, in evidente stato di ubriachezza, arrecava disturbo. I poliziotti hanno rintracciato la persona segnalata che nel frattempo era stata accompagnata fuori dall’ospedale da personale addetto alla vigilanza. L’uomo, alla vista degli agenti, ha seguitato la propria condotta aggressiva e, con un gesto improvviso, si è impossessato di una bottiglia in vetro, con la quale li ha minacciati. L’uomo è stato infine tratto in arresto per i reati di resistenza e minacce.
Nella serata della stessa giornata le volanti sono intervenute in via Tavo, a seguito della richiesta di intervento pervenuta da un passante che, in strada, aveva notato un’accesa lite tra due uomini ed una donna 33enne.Quest’ultima, presentando vistose lesioni al volto, conseguenza dell’aggressione dell’uomo che è risultato essere il suo fidanzato 37enne, è stata condotta in ospedale, mentre il suo aggressore aveva assunto immediatamente un atteggiamento ostile e tentava di scagliarsi contro gli operatori che lo hanno bloccato e arrestato.

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PESCARA: MINACCE AI PASSANTI CON MAZZE E COLTELLI,IN CARCERE 2 MINORENNI

– Minacciavano i passanti, anche armati di mazze e coltelli: sono finiti in carcere i due minori finora rimasti in libertà della banda di giovanissimi che mieteva paura tra la stazione e la riviera di Pescara. Si tratta di due 17enni di origini straniere, che la polizia di Pescara ha rintracciato tra le comunità della provincia di Roma. Stamattina sono stati presi e trasferiti in un penitenziario minorile, su ordine del giudice per le indagini preliminari dell’Aquila e su richiesta della Procura dei minorenni del capoluogo abruzzese, con l'accusa di estorsione e atti persecutori.

 

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TERAMO: SEQUESTRI

- Disposto dal tribunale il sequestro preventivo di una casa, del valore di mercato di 650.000 euro, che costituisce il profitto illecito di un'articolata truffa, realizzata tra l'altro con la compiacenza di un notaio e un medico, entrambi indagati insieme ad altre 4 persone. La G.d.F. teramana ha sventato il tentativo di trasferire la titolarità dello stabile all'insaputa dell'effettiva proprietaria, un'anziana costretta a letto per via delle sue precarie condizioni di salute. Realizzati atti notarili falsi, tra cui una procura speciale a vendere e un certificato medico contraffatto, in cui si attestava la piena capacità di intendere e di volere della donna. Tutto ciò avrebbe garantito agli autori della frode di acquisire la disponibilità della costruzione a un prezzo irrisorio, appena 30.000 euro.