Cronaca

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PESCARA:TRAGEDIA RIGOPIANO, RICHIESTE CONDANNE

- Al Tribunale di Pescara si è conclusa la requisitoria dei Pm per il processo della tragedia di Rigopiano con richiesta di condanna per i 30 imputati. Spiccano i 15 anni e 4 mesi per il sindaco di Farindola Lacchetta, 6 anni per l’ex presidente della Provincia Di Marco e 12 anni per l’ex prefetto Provolo.Condanne a 11anni e 4 mesi anche per il tecnico comunale Enrico Colangeli, 10 anni per i dirigenti della Provincia Paolo D’Incecco, e Mauro Di Blasio, 9 anni per i dirigenti della Prefettura Ida De Cesaris e 8 anni per Leonardo Bianco. Successivamente altre richieste minori per un totale di 25 imputati. Chiesti nel complesso oltre 150 anni. Nel corso del suo intervento il Pm Andrea Papalia ha stigmatizzato i ritardi nell’apertura della Sala operativa e del Centro coordinamento soccorsi (CCS). Bellelli ha incentrato invece la parte più importante del suo intervento sui depistaggi.

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LANCIANO: FINTI ASSISTENTI SOCIALI

- Si fingono assistenti sociali per introdursi all’interno delle abitazioni dei cittadini. La segnalazione arriva direttamente dal Comune di Lanciano, dove diverse telefonate sono giunte per chiedere conto di eventuali visite a domicilio degli operatori comunali. In realtà, però, si tratterebbe di persone che si spacciano per assistenti sociali, nel tentativo di carpire la fiducia degli ignari cittadini e, con la scusa di aiutarli a compilare pratiche e richieste di buoni, puntano ad accedere nelle loro abitazioni per mettere a segno furti o truffe.

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L’AQUILA: LA PROTESTA DI UN PAZIENTE, MA PER LA ASL 1 VA TUTTO BENE

- L’Azienda sanitaria continua a ignorare che la necessità primaria di un esame clinico è la tempestività. Infatti pur a fronte di segnalazioni da parte degli utenti i tempi continuano sempre ad essere intollerabili. E spunta l’ennesimo caso, segnalato da un paziente aquilano di circa 70 anni, al quale il suo medico di fiducia aveva prescritta una visita reumatologica specialistica. L’uomo, infatti, si era recato al pronto soccorso dell’ospedale San Salvatore per allarmanti problemi di deambulazione che non aveva mai avuto prima. A quel punto, come ovvio, gli è stata sollecitata dai medici una visita specialistica con una certa solerzia in modo da intervenire subito con la terapia. “Sono andato al Centro prenotazioni”, racconta l’uomo, “nella speranza di una data accettabile ma sono rimasto deluso”. Infatti la richiesta è stata inoltrata ad agosto ma l’esame è stato fissato sì ad agosto ma del prossimo anno. A quel punto il paziente non ha avuto altra scelta e dice si essersi rivolto a un privato che ha effettuato l’esame in tempo utile, pagando anche una somma non superiore a quella che gli era stata chiesta dal servizio sanitario pubblico.