Cronaca

 

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CELANO: REATI PRESCRITTI

- Era accusata di aver favorito la prostituzione di diverse ragazze italiane e straniere che lavoravano in un night club. Per Rosita Pierleoni, 72enne di Celano, dopo 13 anni di processo è arrivata l’assoluzione per intervenuta prescrizione dei reati contestati. La donna era rimasta coinvolta nella vicenda in qualità di intestataria delle licenze di un noto night club di Celano. L’imprenditrice, era accusata di violazione della legge Merlin sul favoreggiamento della prostituzione di alcune ragazze, che nel 2009 lavoravano nel locale. L’allora marito, poi deceduto, aveva patteggiato la pena. La sentenza di prescrizione è stata pronunciata dal collegio del tribunale di Avezzano, presieduto dal giudice Camilla Cognetti.

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RIGOPIANO: PROCESSO ENTRA NEL VIVO, PARTONO REQUISITORIE

- Entra nel periodo più caldo il processo per la tragedia di Rigopiano: da mercoledì infatti iniziano le requisitorie della Procura pescarese che illustrerà al Gup tutto l’impianto accusatorio. Trenta gli indagati totali, 29 le vittime della valanga che il 18 gennaio 2017 travolse il resort poco prima delle 17, a cui si aggiungono i 9 sopravvissuti. I reati ipotizzati sono vari: disastro colposo, lesioni plurime colpose, omicidio plurimo colposo, falso ideologico, abuso edilizio, omissione d’atti d’ufficio, abuso in atti d’ufficio. A questi si aggiungono altri vari reati ambientali.

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PESCARA: CLIENTELA MOLESTA

- Il questore Luigi Liguori ha sospeso per 15 giorni le autorizzazioni per un bar di Pescara ubicato nei pressi dell’area di risulta. Il locale era sotto l’attenzione della Polizia di Stato anche a seguito di segnalazioni da parte di residenti della zona i quali hanno lamentato anche la presenza di persone moleste. Dall’attività di controllo svolta per diversi giorni, in tutte le fasce orarie, dalla Squadra Volante e dal Reparto Prevenzione Crimine Abruzzo, anche con l’ausilio delle unità cinofile, è infatti emerso che, l’esercizio è un luogo di ritrovo abituale di pregiudicati e di persone dedite all’uso di stupefacenti e alcool, che si ubriacano spesso, generando una situazione di disagio e pericolo per la sicurezza e l’ordine pubblico.