Cronaca

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ROVERE: TURISTA FERITA IN MODO SERIO

- Stava scaricando il portabagagli dell’auto di famiglia parcheggiata in salita, davanti a un’abitazione, quando quest’ultima si è improvvisamente sfrenata prendendo velocità lungo la discesa, facendola rimanere incastrata tra la vettura e una scala di ferro. Una turista 60enne è rimasta gravemente ferita nell’incidente avvenuto nella mattinata di ieri, a Rovere, frazione del Comune di Rocca di Mezzo. La turista è stata operata ed è stata poi ricoverata in prognosi riservata. Sul posto, ad accertare che si trattasse di un incidente, i carabinieri della stazione di Rocca di Mezzo.

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AVEZZANO: MINACCE CON PISTOLA

- Nel tardo pomeriggio di sabato, a seguito di un incidente stradale avvenuto nella frazione di Paterno, per il quale personale della Polizia Locale ha proceduto ai rilievi, equipaggi della Volante del Commissariato di P.S. di Avezzano sono intervenuti sul posto a seguito di una segnalazione pervenuta al 113 poiché una delle parti, che annovera precedenti penali, aveva minacciato con una pistola il conducente del veicolo antagonista ed altre persone presenti, per poi darsi alla fuga. L’uomo già conosciuto dalla P.G. del Commissariato e' stato rintracciato presso la sua abitazione e la sua pistola, nella cassetta delle lettere. Arrestato,  e' stato poi tradotto presso la Casa Circondariale di Avezzano a disposizione dell’A.G.

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PESCARA: PROMOTORE FINANZIARIO A PROCESSO?

- Nel giro di circa due anni, in qualità di promotore finanziario di una nota banca di investimenti che opera anche a Pescara, è riuscito ad appropriarsi di oltre 1 milione e 100mila euro: soldi che erano depositati sui conti dei clienti che facevano parte del suo portafoglio e per i quali curava i rispettivi patrimoni. Un piccolo scandalo che diede origine all’inchiesta che si è conclusa con la richiesta di processo avanzata dal pm Andrea Di Giovanni, dopo tre anni di indagini. Appropriazione indebita è il reato che viene contestato al promotore di 59 anni M.I., nato e residente in un piccolo centro del Chietino, provincia dalla quale provengono peraltro molte delle 15 parti offese che la procura ha individuato e che adesso cercheranno di rientrare delle loro perdite: soldi che spesso erano il frutto dei loro risparmi, gestiti in maniera del tutto autonoma e soprattutto senza l'autorizzazione degli interessati.