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 scioglimento Consiglio regionale
 

(ACRA) - L'Aquila - In data odierna, 16 agosto 2018,  il Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, a Palazzo dell’Emiciclo sede del Consiglio regionale ha sottoscritto con la propria firma il Decreto  con il quale, in applicazione dell’art. 140 e ai sensi dell’art 44, comma 5 dello Statuto della Regione Abruzzo , ha dichiarato lo scioglimento del Consiglio regionale. Contestualmente il Presidente ha provveduto a notificare il decreto al Vicepresidente della Regione Abruzzo, On. Giovanni Lolli per gli adempimenti di competenza e a tutti i Consiglieri regionali. Con lo stesso Decreto il Presidente ha disposto la sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo. (Com)

 

lega nord abruzzo

La somma di due dichiarazioni, fatte dai massimi esponenti del Pd abruzzese, offre in modo plastico la cifra per fotografare la situazione politica ed è un indicatore per capire la posizione assunta dalla Lega, in riferimento alle elezioni regionali prossime venture.

Ha iniziato Paolucci, assessore Pd, che ha esplicitamente ammesso l'esistenza di un percorso in comune (inciucio?) con Forza Italia sulla legge elettorale, episodio anticipato di qualche giorno dalla vicenda Agir, il cui risultato è stato quello di un Cda votato insieme da Pd e Forza Italia e che ha "fruttato" l'elezione di quattro componenti ai dalfonsiani e tre agli amici di Pagano.

A seguire è intervenuto Rapino, che è stato costretto a "reinventarsi", riscrivendo al contrario la vicenda Agir per poter addebitare alla Lega il comportamento tenuto, viceversa, da Forza Italia e quindi poter esprimere solidarietà (sic!) a Pagano ed attaccare Bellachioma.

A queste ambiguità, come sempre, abbiamo opposto la linearità di un comportamento che vogliamo offrire al giudizio degli abruzzesi, incamminandoci sì da soli, ma aperti a quanti vorranno seguirci, per cogliere l'obiettivo di un Abruzzo nuovo, governato con buonsenso e sobrietà.

Il Pd è in disfacimento, costretto a ricorrere a Disney per proporre un candidato credibile, Eta Beta. Ha governato l'Abruzzo ed è ai suoi minimi in termini di consenso; Forza Italia non continui a commettere l'errore di "legittimarlo", come ha fatto e sta facendo con Agir e con la legge elettorale.

Il ripensarci può essere utile a tutti.

martino antonio

Basta con i veti, basati su presupposti fantasiosi e strumentali, che arrivano ogni tre giorni, finalizzati a mettere in discussione l'unità del centrodestra. Cari amici della Lega, anche noi correremo da soli e per vincere e, parafrasando il mio collega Bellachioma 'chi ci ama, ci segua'". Così il deputato di Forza Italia eletto nella provincia dell'Aquila Antonio Martino, sulle prossime elezioni regionali che in Abruzzo saranno anticipate nel prossimo autunno, in seguito alle dimissioni dalla presidenza della Regione del senatore del Pd Luciano D'Alfonso.

"Noi siamo il vero centrodestra, l'originale, siamo infatti lontani e distanti dal Pd e dal Movimento Cinque Stelle, con il quale non potremmo mai coesistere”, spiega ancora il capogruppo azzurro nella commissione Finanze e Tesoro della Camera.

Sul dibattito politico in seno al centrodestra con la Lega che ha annunciato la corsa solitaria alla consultazione abruzzese, irrompe quindi anche Forza Italia che per bocca del segretario organizzativo, Martino, ripaga con la stessa moneta l'alleato alle politiche dello scorso 4 marzo.

"Siamo stati leali e corretti, abbiamo evitato più volte polemiche di fronte a veri e propri insulti della Lega, ora basta - chiarisce il parlamentare -. Forza Italia in Abruzzo è il primo partito della coalizione, in controtendenza nazionale, e lo sarà anche alle prossime regionali. Non abbiamo paura della Lega e dei suoi metodi, i nostri amici si renderanno conto quando sarà troppo tardi cosa hanno perso come alleati e come chance di vittoria. Scendiamo in campo da soli facendo appello alle forze moderate, progressiste, illuminate e civiche che hanno sempre costituito la maggioranza non solo in Abruzzo ma in tutto il Paese”, continua Martino secondo il quale “la nostra regione sarà il laboratorio dove ripartire per mettere in discussione populismi e sovranismi, i cui effetti negativi si vedranno nei prossimi mesi, nel prossimi anni”. “Ci rivolgiamo - prosegue - alla gente che lavora e che si impegna con equilibrio. Ripartiamo dalla vittoria del 4 marzo alle politiche per confermare una supremazia reale e concreta, non come la Lega che fa collezione di adesioni di personaggi interessati, e che pensa di fare prepotenze, vincere e governare con i sondaggi".

Martino (nella foto ,sopra), sottolinea che “Forza Italia ha una dirigenza radicata e presente, capace e che ha più volte vinto battaglie ed elezioni, noi non abbiamo bisogno di andare a Pontida per avere il placet alle nostre iniziative regionali, la nostra Pontida è in Abruzzo e non siamo governati da milanesi o da politici fuori regione". "In tal senso, siamo convinti - spiega ancora il forzista - che non tutti nella Lega siano d'accordo con la linea di rompere la coalizione, soprattutto i giovani e la componente aquilana che governa da protagonista il comune capoluogo".