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avezzano municipio

Amministrative 2020: Giovanni Di Pangrazio, dopo la vittoria al ballottaggio, meritata, torna a palazzo di città per la seconda volta, grazie alle otto liste che lo hanno sostenuto. Al ballottaggio, mentre Tiziano Genovesi ha sostenuto il confronto con le sue sole quattro liste, il nuovo sindaco ha avuto l'appoggio di Mario Babbo, con le sue sei liste (bocciato) poi salito sul "carro dei vincitori", di Antonio Del Boccio con due liste (bocciato come sindaco, eletto consigliere comunale) e, di fatto, ha avuto il sostegno delle quattro liste che hanno appoggiato Annamaria Taccone, favorendo Di Pangrazio, spingendo in avanscoperta dei propri candidati. E, cosa strana, i vertici di Forza Italia, veri responsabili dello sfaldamento del centrodestra, a Chieti e ad Avezzano, si dichiarano "centrali nella coalizione di centrodestra" ma di fatto, sono "spariti" e, in questi anni, hanno fagocitato i voti del Cavaliere ottenendo, in particolare ad Avezzano, un misero 5,05%. Tutto a causa di vendette personali dei dirigenti del partito di Berlusconi, con il risultato della consegna della città alla sinistra. Quest'ultima, nello specifico il PD, lunedì pomeriggio ha festeggiato con bandiere e con dirigenti provenienti da tutto l'Abruzzo, la vittoria di Giovanni Di Pangrazio, dimenticando di aver sostenuto come candidato sindaco Mario Babbo, poi sconfitto e raccogliendo, con la propria lista, il 4,64%, ovvero il risultato peggiore degli ultimi anni, contro oltre il 10% di tre anni fa, quando il PD sostenne Di Pangrazio, perdente. Insomma, c'è poco da festeggiare, considerato anche che Genovesi, effettivamente, ha combattuto da solo contro tutti e che la Lega è il primo partito ad Avezzano e a Chieti.

genovesi tiziano

La Lega ha convocato per domani, mercoledì 7 ottobre, alle 11,00, una conferenza sull'analisi del voto amministrativo, in merito alle elezioni 2020, ad Avezzano, che si sono concluse ieri con il ballottaggio.

L'incontro si terrà nella sala riunioni del municipio di Avezzano. Saranno presenti il candidato sindaco del centrodestra, Tiziano Genovesi (sopra) e il coordinatore regionale della Lega, Luigi D'Eramo.

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Con il ballottaggio, terminato nel pomeriggio di lunedì 5 ottobre, Avezzano, dopo il commissariamento di oltre un anno, dovuto alla sfiducia all'ex sindaco De Angelis, ha finalmente una nuova amministrazione, con l'elezione a sindaco di Gianni Di Pangrazio (dopo la bocciatura di tre anni fa). Al primo turno il nuovo sindaco era stato sostenuto da otto liste civiche, anche se con la presenza di alcuni ex consiglieri del PD e del centrodestra. Alle 8 liste dello stesso Di Pangrazio, si sono aggiunte le sei liste di Mario Babbo, bocciato come candidato sindaco al primo turno e le due di Antonio Del Boccio che, con la vittoria di Di Pangrazio, viene eletto consigliere, mentre gli altri rimangono fuori, così come decretato sempre al primo turno. La sconfitta di Tiziano Genovesi, che si è battuto onorevolmente (considerata la spaccatura del centrodestra con FI e le sue tre liste), di fatto ha consentito una vittoria del centrosinistra; probabilmente l'unico obiettivo del Partito di Berlusconi (e non si capisce perché) era di far perdere il centrodestra così come avvenuto a Chieti. I numeri parlano chiaro: le 8 liste di Di Pangrazio, le 6 di Babbo, le 2 di Del Boccio e le 4 della Taccone, hanno fatto sì che lo stesso Di Pangrazio ritornasse a palazzo di città, per la seconda volta, con una maggioranza "bulgara" che, però, adesso, dopo la dura fatica per il primo e per il secondo turno, inizia da neo sindaco una "Missione (quasi) Impossibile" per "accontentare" molte "bocche fameliche", composte da transfughi, voltagabbana, ex portaborse e vari personaggi che fino a qualche mese fa, inondavano i siti e la stampa di foto e incontri con quello o quell'altro assessore del centrodestra. Una cosa è chiara: la Lega resta comunque il primo partito a Chieti e ad Avezzano e il PD è ai minimi termini nel Capoluogo marsicano.