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Pubblicato: 05 Marzo 2018
NELLE SFIDE DIRETTE IN TESTA I GRILLINI DI NICOLA, ZENNARO, GRIPPA, DEL GROSSO E COLLETTI, MARTINO E QUAGLIARIELLO PER IL CENTRODESTRA
ELEZIONI: IN ABRUZZO VOLA M5S, FORZA ITALIA
SOPRA LA LEGA E CROLLA IL CENTROSINISTRA
Pubblicazione: 05 marzo 2018 alle ore 08:03
L'AQUILA - Arrivati ad oltre la metà delle sezioni scrutinate complessivamente il Movimento 5 stelle è anche in Abruzzo di gran lunga il primo partito, che supera la coalizione di centrodestra dove però in controtendenza con il dato nazionale è prima Forza Italia e non la Lega.
Male, anzi malissimo la coalizione del centrosinistra, dove il Pd crolla, e gli alleati non superano nemmeno il 2 per cento. Delude Liberi e uguali.
Nelle sfide nei collegi uninominali, per ora in testa sono cinque candidati del Movimento 5 stelle, Primo Di Nicola, Carmela Grippa, Antonio Zennaro, Andrea Colletti e Daniele Del Grosso.
Due sfide sono invece ad apppannggio del centrodestra con Antonio Martino e Gaetano Quagliariello. Debacle ovunque dei candidati del Pd e del centrosinistra.
Tornando al dato complessivo in Abruzzo, per quanto riguarda la Camera dei deputati, a 1.155 seggi scrutinati su 1.639, il Movimento 5 stelle è al 39,05 per cento, pari a 195.474 voti.
La coalizione di centrodestra si attesta al 35,98 pari a 180.107 voti, ma a differenza della situazione nazionale Forza Italia è il primo parito al 14,78 per cento, e la Lega seppur di poco dietro al 14,37. Fratelli d'Italia è al 5,30. Delude Noi con L'Italia al 2,04 per cento.
Male il centrosinistra, compessivamente al 17,93 per cento, con il Pd che crolla al 14,2 per cento. Sotto la soglia di sbarramento +Europa (1,96 per cento), Civica popolare (1,09) Italia Europa Insieme (0,44).
Male anche Liberi e uguali, al loro primo test elettorale, e che si fermano al 2,63 per cento, al di sotto della media nazionale, che li dà sopra al 3 per cento.
Potere al Popolo è all'1,3 per cento tutti gli antri sotto l'1 per cento.
Al Senato invece su 1.415 seggi scrutinati su 1.639 il Movmento 5 stelle perde qualche decimale, ma è sempre primo con 38,94 per cento.
Il centrodestra unito raggiunge il 36,43 e Forza Italia, al 16,24 rafforza il vantaggio sulla Lega che è al 14,09. Fratelli d'Italia è al 4,86 per cento, Noi con L'Italia anche qui non sfonda, e si ferma all'1,85.
Cocente anche al Senato la sconfitta del centrosinistra, che è al 17,89 per cento. Il Pd è al 14,47, + Europa all'1,67, Civica popolare all'1,15 ed Europa insieme appena allo 0,45.
Liberi e uguali anche al Senato strappa per ora un deludente 2,51 per cento, non tropo distante da Potere al poplo che arriva all'1,20 Casapound è allo 0,93.
L’attenzione però in queste ore si concentra sulle sfide all’ultimo voto nei collegi uninominali: a seguire un primo quadro parziale, ma che va consolidandosi, visto che piu' o meno ovunque è superata la quota della metà delle schede scrutinate.
LE SFIDE UNINOMINALI AL SENATO
Nel collegio uninominale del Senato di Pescara, su 787 su 919 seggi scrutinati, allunga il passo il giornalista Primo Di Nicola del Movimento 5 stelle, al 40,44 per cento, pari a 137.291 voti.
Insegue Antonella Di Nino di Forza Italia al 34,18, pari a 115.135 voti.
Terza e oramai fuori dai giochi Federica Chiavaroli di Civica popolare, nella coalizione del centrosinistra.
Seguono Mirella Moresco di Liberi e Uguali al 2,58 per cento, e Franco Cilli di Potere al Popolo all'1,25 per cento. Tutti gli altri non superano l'1 per cento.
Nel collegio uninominale del Senato dell'Aquila, a 652 seggi scritinati su 721 si consolida il vantaggio di Gaetano Quagliariello del centrodestra al 39,49 per cento, pari a 92.029 voti.
Segue l'aquilana Emanuela Papola del Movimento 5 stelle, al 36,34 per cento, pari a 95.898 voti.
Terzo, a lunga e oramai incolmabile distanza distanza l'ex sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, per il Partito Democrartico, al 17,53 per cento. Guido Iapatre di Liberi e Uguali si deve accontentare del 2,56 per cento.
Infine Vittoriana Palumbo di Potere al Popolo si attesta all'1,13 per cento. Tutti gli alri candidati anche qui non superano l'1 per cento
LE SFIDE UNINOMINALI ALLA CAMERA
Veniamo alla Camera: nel collegio uninominale in testa è il candidato di Forza Italia Antonio Martino, al 42,16 per cento, pari a 44.747 voti.
Distante lo sfidante Giorgio Fedele del Movimento 5 stelle al 32,64 per cento, pari a 34.645 voti.
Anche qui fuori dalla partita il Partito democratico e la coalizione di centrosinistra che con Lorenza Panei si ferma per ora al 18,11 per cento.
A seguire Luigi Fabiani di Liberi e Uguali 2,9 per cento, Claudia Pagliariccio di CFasapound 1,33 Alessandro Tettamanti di Potere al Popolo, all'1,33 per cento.
Nel collegio uninominale della Camera di Teramo invece si profila la vittoria di Antonio Zennaro del Movimento 5 stelle, al 39,68 per cento pari a 33.306 voti. A inseguire Lucrezia Rasicci della Lega, al 34,22 per cento pari a 28.723 voti
Terzo il consigliere regionale e capogruppo del Partito democratico Sandro Mariani, al 19,19 per cento, pari a 16.113 voti.
Nel collegio uninominale di Pescara vola Andrea Colletti del Movimento 5 stelle al 40,3 per cento, pari a 50.886 voti. Insegue ma parecchio distante Guerino Testa del centrodestra, al 34,1 per cento pari a 43.243 voti.
Male Antonella Allegrino del centrosinistra al 17,73 per cento e Ivano Martelli di Liberi e Uguali, al 2,83 per cento.
Seguono Franca Gallerati di Potere al Popolo che prende l'1,70 per cento.
Passiamo al collegio di Chieti per la Camera: anche qui in testa il Movimento 5 stelle con Daniele Del Grosso, al 40,86 per cento, pari a 17.861 voti, seconda Emilia Di Matteo del centro destra al 33,38 per cento, pari a 14.556 voti.
Terzo e anche qui oramai fuori dai giochi il parlamentare uscente Antonio Castricone del Pd, al 18,60 per cento.
Seguono Sonia Del Rossi di Liberi e Uguali al 2,19 per cento, Alessandro Ferragalli di Potere al Popolo, all'1,56 per cento, e Vincenzo Artese di Casapound all'1,22 per cento.
Infine il collegio di Vasto per la Camera: saldamente in testa Carmela Grippa del Movimento 5 stelle al 43,61 per cento, pari a 23.024 voti, che surclassa per ora Enrico Di Giuseppantonio del centrodestra al 33,32 per cento, pari a 17.593 voti.
Marusca Miscia del centrosinistra è al 17,3 per cento. A seguire Giuseppe Marisi di Liberi e Uguali al 2,49 per cento. Nessun altro candidato supera l'1 per cento.
LE PRIME REAZIONI
Già nella nottata quando i risultati andavano consolidandosi sono arrivate le prime reazioni dei vari candidati e protagonisti della politica abruzzese.
Esulta la consigliera regionale del Movimento 5 stelle Sara Marcozzi: "Ce lo aspettavamo, M5s sarà il pilastro della futura legislatura, abbiamo lavorato bene, i cittadini se ne sono accorti, è stato un voto sul programma, sulle persone, sulla competenza. Anche in Abruzzo abbiamo parlato solo di programmi. Determinante anche l'impegno sul territorio e in campagna elettorale di tutti i consiglieri regionali e parlamentari uscenti non ricandidati".
Massimo Cialente, presa contezza che era ben lontano dalla possibilità di essere eletto ha detto che "ha vinto la rabbia, e le promesse irrealizzabili, che si pagherà con lo spread in termini di milardi di euro. La sinistra in Italua ma anche in Europa e in tutto il mondo, vedi Donald Trump, è stata incapace di dare risposte. Una responsabilità da noi ce l'ha Matteo Renzi, ma anche di Massimo D'Alema e Pierluigi Bersani, che hanno fatto beghe da cortile".
Sulla stessa linea Gianluca Fusilli, parlamentare uscente del Pd e candidato secondo cui "si profila una sconfitta della proposta politica del Pd. Sarà un tema della nostra riflessione politica. Vedo però avventurismi fallimentari come quelli di Liberi e Uguali, che si sono separati dal Pd per ottenere nei fatti solo un diritto di tribuna".
Non nasconde la delusione anche Daniele Licheri, segretario regionale Sinistra italiana-Liberi e uguali: " Gli italiani hanno mostrato di volere la discontinuità, il segnale si è confermato alle urne, e il risultato è arrivato, durissimo. Vince il populismo. Comunque se ci troviamo a questo punto è colpa della legge elettorale"
Per Alessandro D'Alonzo, coordinatore giovani Forza Italia, "il responso delle urne è comunque chiaro, il centrodestra è la coalizione in testa".
Michele Cassone di Civica popolare, alleata del Pd ammette che "eravamo consapevoli che il percorso era in salita. I risultati non sono positivi. Nella coalizione qualcosa non ha funzionato. I cittadini si sono espressi contro una politica che non ha saputo stare sul territorio. Hanno vinto partiti i cui i leader hanno 'tirato', che erano sulla cresta dell'onda. Se invece il leader diventa antipatico, come nel caso di Matteo Renzi, a pagare è l'intera coalizione".
Il governatore della Regione, Luciano D’Alfonso, cadidato con il Pd, sarebbe in ritiro in un convento, in attesa dei dati definitivi. E per ora tace.
da:Abruzzo web