Politica

caruso angelo

E’ stato presentato il ricorso per l’assegnazione seggi ad Avezzano da parte della coalizione guidata dall’ex sindaco Gianni Di Pangrazio che chiede a gran voce “il rispetto della volontà popolare”. Secondo quanto espresso nel ricorso, la composizione del consiglio è palesemente illegittima perché le liste della coalizione di Di Pangrazio nel primo turno, come si evince dai verbali della commissione, hanno raccolto 12.633 punti a fronte di un numero complessivo di 25.038 quindi oltre il 50%.Però la Commissione elettorale centrale nel verbale afferma che nessun gruppo di liste ha superato al primo giorno il 50% dei voti validi. Secondo il ricorso, la Commissione ha segnato alle liste collegate al sindaco De Angelis il premio di maggioranza, cioè 15 seggi, contro i sette assegnati alle liste collegate alla coalizione di Di Pangrazio che però aveva ottenuto la maggioranza assoluta dei voti validi al primo turno. Questa incertezza potrebbe mettere a rischio, influenzare e condizionare anche l’esito delle imminenti  elezioni provinciali poiché il voto dei consiglieri di una città come Avezzano è determinante per l’esito della tornata elettorale.

(Nella foto: Angelo Caruso, candidato alla presidenza della provincia dell'Aquila).

municipioavezzano

Oggi, lunedì 17 luglio, primo consiglio comunale per la nuova amministrazione cittadina. L'assise comincerà alle 17,30, a palazzo di città, aula consiliare. Tutti gli aggiornamenti a riguardo, su "Telesirio.it/giornale web".

tar

La legge va applicata: volontà popolare e legge elettorale “non rispettata” dalla commissione nella proclamazione dei consiglieri comunali di Avezzano, scatta il ricorso al Tar del candidato a sindaco Giovanni Di Pangrazio e degli “eletti dal popolo” mirato a ristabilire la democrazia popolare. Il ricorso, che segue un’istanza di annullamento in sede di autotutela dell'atto di proclamazione degli eletti, rimasta inevasa, ha un preciso obiettivo: il rispetto della volontà degli avezzanesi nelle elezioni dell’11 e 25 giugno.

La commissione ha quindi violato la legge che disciplina le elezioni dei comuni sopra 15.000 abitanti che, all’art. 73, comma 10, D. Lgs. n. 267/2000.Linea ribadita e chiarita dalle recenti direttive del Ministero degli Interni (n. 20/2017, Istruzioni per le Operazioni dell’Ufficio Centrale): “il premio di maggioranza non può essere attribuito al sindaco eletto al secondo turno quando al primo turno le liste collegate ad altro candidato abbiano raggiunto oltre il 50% dei voti”. In questa fattispecie, verificatasi appunto ad Avezzano, a Maddaloni a Lecce, la maggioranza dei seggi deve essere attribuita nel rispetto del principio democratico di rappresentanza (si veda par. 20, ipotesi C).

Il ricorso è stato presentato “Perché la Commissione Elettorale di Avezzano non si è comportata come quella di Maddaloni e di Lecce, Comuni dove il voto ha avuto gli stessi risultati di Avezzano, ma dove, a differenza della nostra città, la Commissione ha applicato la legge molto chiara a riguardo decretando la cosiddetta “Anatra zoppa”.

Giovanni Di Pangrazio e i candidati eletti dal popolo di Avezzano.