Politica

d alfonso luciano 230214 rep 01FOSSA DI POMO, LA REGIONE SOLLECITA DI NUOVO IL GOVERNO

Con una nota inviata oggi il Presidente della Giunta regionale Luciano D’Alfonso e l’assessore regionale alle politiche della pesca Dino Pepe sollecitano il Governo – attraverso il Sottosegretario Sandro Gozi – e in particolare il Ministro della pesca Maurizio Martina a modificare l’articolo 6 del Decreto Ministeriale del 3 luglio scorso intitolato “Arresto temporaneo obbligatorio delle unità autorizzate all’esercizio della pesca con il sistema strascico – annualità 2015”.

Il 26 novembre l’associazione Armatori del Medio Adriatico, nel segnalare e documentare le gravi difficoltà delle marinerie interessate, ha rappresentato gli effetti negativi del decreto, che si sostanziano in un sensibile ridimensionamento dei quantitativi di pescato e nella riduzione di specie bersaglio, tra cui quelle più pregiate. L’associazione proponeva quindi una revisione dei termini del divieto, anticipando soluzioni da praticare, per ora, in forma volontaria, che potrebbero confluire nel tempo in un vero e proprio piano di gestione capace di determinare, ai fini della tutela degli stock ittici e delle opportunità riproduttive nell’area, effetti durevoli con il concorso responsabile degli stessi operatori.

Già il 27 luglio scorso – ricorda Pepe – con una nota indirizzata al Sottosegretario alla pesca, Giuseppe Castiglione, avevamo segnalato le criticità per la marineria abruzzese (condivise anche da una parte della marineria marchigiana) derivanti dal prolungato divieto di pesca imposto per l’area della Fossa di Pomo. Ora torniamo a sottolineare il problema: abbiamo spiegato che ‘ove dovesse permanere un divieto di pesca obiettivamente afflittivo per la categoria, aggravato da incomprensibili deroghe per chi esercita tipologie di prelievo che mettono seriamente a rischio i riproduttori, potrebbero determinarsi, con l’accentuazione di uno stato di crisi già oggi grave, sia ragioni di contenzioso non infondato che incresciosi disordini.Il tema è serio e delicato e merita certamente uno sforzo (politico e tecnico) di approfondimento concludente e risolutivo’. Su questi aspetti – conclude l’assessore – abbiamo una piena sintonia con le Regioni Marche e Molise, con le quali abbiamo deciso sin dall’inizio di muoverci in sinergia”.

paolucci 230714 serv 09L’ASSESSORE AL BILANCIO SILVIO PAOLUCCI SUI RILIEVI DELLA CORTE DEI CONTI

Per quanto riguarda la tempistica di approvazione del bilancio di previsione della Regione va ormai tenuto conto del necessario coordinamento tra legge di stabilità regionale e nazionale. Anche nel documento di prossima approvazione da parte del Parlamento è presente una modifica normativa e di registrazione contabile concordata dall'Abruzzo nel tavolo delle Regioni e con il Governo, che ci consentirà di utilizzare le economie in giacenza, tra le quali 237 milioni per le Asl. 

Sulle questioni relative al pregresso restano fermi gli impegni presi dall'attuale Governo regionale ma va di nuovo sottolineato che si sta ponendo rimedio ad anni di ritardi sul riallineamento dei documenti contabili. Per quanto riguarda la documentazione per i rendiconti 2013, depositata in data odierna, il termine del 9 dicembre era stato concordato con la stessa Corte.

Stiamo ponendo riparo ad una situazione che perdurava da tempo mettendo in campo un nuovo modello gestionale in modo da rispondere anche alle questioni sollevate dalla Corte dei Conti. Riallineeremo gli strumenti contabili nel 2017 ma va ricordata la tradizione di non accertare i residui che ha caratterizzato le ultime legislature.

Silvio Paolucci, assessore regionale al Bilancio

febbo mauro 180211 rep 06TAR SU OMBRINA, FEBBO A MAZZOCCA: CONTENTO LUI, GLI ABRUZZESI NO

L’AQUILA – “Capisco la posizione imbarazzante dell'ex assessore Mazzoca che cerca con ogni mezzo di far credere, in tutte le sedi, di essere contrario ad Ombrina ma, ormai, nessuno gli crede più poiché anche le pietre sanno che il nostro mare è stato svenduto al Governo Renzi con il silenzio assenso di D'Alfonso e parlamentari del Pd". E’ quanto dichiara il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo replicando alle dichiarazioni di Mazzoca sulla data della sentenza del Tar del Lazio.

"Ancora più eclatante è imbarazzante - rimarca Febbo - è la manifesta soddisfazione di Mazzocca sulla data del 22 giugno in quanto il Tar del Lazio entrerà nel merito  ma non dice che bisogna aspettare 4 o 5 mesi per conoscere la decisione e le motivazioni della sentenza quando ormai Ombrina sarà già una  realtà. L'attuale sottosegretario ormai veste i panni da ventriloquo di D'Alfonso ma ancora più tristi sono le sue posizioni e le conseguenti affermazioni di contrarietà al progetto pensando che gli Abruzzesi credano ancora alle loro favole. Purtroppo - conclude Mauro Febbo - a giugno o meglio ottobre Ombrina sarà già realtà con l’assenso di questo Governo Regionale ormai vassallo di Renzi".