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- Pubblicato: 04 Dicembre 2015
Ranieri come un treno su Abruzzo Engineering,
e risponde per “le rime” a Di Stefano e Pietrucci
“Se la priorità della politica aquilana fino a ieri era quella di giustificare i fondi dati ad Abruzzo Engineering, oggi, dopo il nostro esposto, è diventata quella di difendere sé stessa oltre che il Carrozzone. L’Aquila e gli aquilani non possono, e non vogliono, accollarsi anche il peso di Abruzzo Engineering. Come del resto gli altri Abruzzesi. L'Assessore Di Stefano ed il Consigliere Pietrucci pretendono di farci credere che senza AE non si sarebbe potuta portare avanti la ricostruzione della città. Una storia, non solo difficile da credere, ma che offende l'intelligenza dei cittadini strumentalizzando una realtà drammatica per difendere l'indifendibile". Così Gianluca Ranieri replica alle esternazioni dell'Assessore Comunale dell'Aquila Di Stefano e del Consigliere Regionale Pietrucci sull’esposto presentato dal M5S per fare luce sugli eventuali danni erariali prodotti da AE.
“E’ doveroso sottolineare” continua Ranieri “ che i problemi citati dall'Assessore, nella sua preoccupata risposta al nostro esposto, sono stati generati dalla stessa amministrazione comunale, che ha aggirato la normativa per evitare di assumere i regolari vincitori di un concorso e poter mantenere in vita un sistema clientelare. L’assessore forse non ricorda” specifica Ranieri “che l'O.P.C.M. n. 3893 del 13/08/2010, la stessa che autorizzava il comune ad avvalersi della società Abruzzo Engineering fino al 31 dicembre 2010, prevedeva anche la necessità di tornare a procedure di gara ordinarie, abbandonando quindi al più presto l'affidamento diretto”.
“Informato, ma non abbastanza, è anche il Consigliere Pietrucci” incalza Ranieri “ il quale sembra dimenticare alcuni aspetti fondamentali della vicenda: primo, che AE lavorava alla ricostruzione già prima di essere una società In-House; secondo, che L'Usra è stata costituita in intesa tra la Regione, i Ministeri, la Provincia ed il Comune dell'Aquila, ma non è controllata dalla Regione bensì dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, il che comporta un ulteriore causa di illegittimità nell'affidamento diretto ad AE”.
“Comunque” conclude il consigliere 5 stelle “il tempo ci dirà se AE è in grado di reggersi con le proprie gambe, nel frattempo, lasciamo alla magistratura contabile il compito di accertare l'esistenza di illeciti e di attribuire eventuali responsabilità”.