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VALORE ABRUZZO, NUOVO GRUPPO DI MAGGIORANZA ALL’EMICICLO

- “Avevamo chiesto a mezzo di un documento inviato a Matteo Salvini, segretario federale della Lega, un incontro circa i risultati post
elezioni amministrative che hanno visto la Lega in netto declino, come avvenuto dalle Europeee del 2019 in poi; auspicavamo un confronto
tramite canali istituzionali, ma, con nostro stupore, il documento è stato reso pubblico e, di certo, non da parte nostra tant’è che
rilasciamo dichiarazioni dopo ben 10 giorni”.
Lo ha dichiarato Simone Angelosante, capogruppo di Valore Abruzzo, e fondatore della Lega in Abruzzo nel 2015,nel corso della conferenza
stampa convocata questa mattina a Pescara per annunciare la costituzione del gruppo consiliare Valore Abruzzo con i colleghi Di
Gianvittorio e Marcovecchio.
“Non sono state ben accette le nostre critiche costruttive – ha proseguito Angelosante - che evidenziano,come in Abruzzo, la Lega sia un
partito senza dialogo e privo di democrazia.
Noi andiamo avanti, il nostro scopo è quello di risolvere le esigenze dei cittadini, soprattutto con la quarta ondata pandemica alle
porte, Valore Abruzzo è ovviamente un gruppo di maggioranza che darà un importante contributo alla finanziaria regionale”.
Dello stesso parere Antonio Di Gianvittorio, consigliere regionale di VA: “Le nostre proposte, da oggi, avranno un peso specifico
all’interno dell’Emiciclo, saremo la nuova linfa politica ma sempre in appoggio al Governo regionale e ai Comuni a traino centrodestra”.
Infine, Manuele Marcovecchio, consigliere regionale VA, ha appreso della sua espulsione dalla Lega Abruzzo da un’agenzia di stampa: “In
questi lunghi anni di militanza ne ho viste e sentite tante, ma arriva il momento in cui alcune cose vanno dette e fatte, motivo che mi
ha indotto con entusiasmo ad aderire al progetto con i miei amici che vuole essere qualcosa in più di un riposizionamento di consiglieri
delusi dalla Lega – ha aggiunto Marcovecchio - ho chiesto a Simone Angelosante di ricoprire il ruolo di capogruppo di Valore Abruzzo in
quanto, nella nostra coscienza è già depositata l’immagine dell’Abruzzo elevata a valore.
Lavoreremo a testa bassa su tutti i territori, abbiamo voglia di fare una politica che unisca a prescindere dai diktat dei partiti,
abbiamo il dovere di dare risposte tempestive alle varie esigenze e cercheremo di raggiungere questi obiettivi con questa nuova formula
di laboratorio politico grazie al lavoro del presidente Marsilio e dei nostri amici assessori.
Potrei avere dei risentimenti verso la Lega, ma non rinnego nulla di quanto fatto e ringrazio, alla luce di quanto accaduto, Giuseppe
Bellachioma (Lega), deputato, che mi volle candidare alle elezioni regionali del 2019” ha concluso Marcovecchio.

de angelis gabrieleVillino Cimarosa all'asta, De Angelis: "Decisione gravissima. Pronto il progetto di riqualificazione a carico della Fondazione Caripasq, perchè invece di sottoscriverlo si vuole privare la città di un bene storico?"

“Decisione gravissima vendere il villino Cimarosa, che offende il prestigio della Città di Avezzano e sottrae ai cittadini un bene di altissima valenza storica.

Perché sottrarre dal patrimonio del Comune un bene storico di così particolare importanza? 

Nel 2019 proposi alla Fondazione Carispaq, che accettó, di farsi carico del progetto di riqualificazione dell’immobile.

Tale progetto prevedeva l’intervento di restauro interamente a carico della Fondazione e l’immobile sarebbe rimasto di proprietà del Comune di Avezzano, come è giusto che sia.

La convenzione stilata, che aveva ottenuto l'ok degli Uffici tecnici dell'Ente e l'approvazione dei Dirigenti, era pronta e doveva essere solo sottoscritta di lì a pochi giorni, poi l'operazione è stata bloccata dal commissariamento e da allora mai ripresa.

Tutti sanno che esiste una convenzione già pronta ed anche oggi basterebbe solo firmarla.

Perché adesso l'amministrazione Di Pangrazio, invece di sottoscrivere una convenzione già pronta che restituirebbe al giusto decoro un simbolo della storia di questa città SENZA COSTI A CARICO DEI CITTADINI, vuole vendere l’immobile? 

Quale convenienza trae a spossessarsi di un edificio di altissimo e riconosciuto valore storico e a vantaggio di chi?

Sicuramente non degli avezzanesi che hanno già atteso troppo la riqualificazione di un bene storico e che ora ne saranno privati per sempre.

Dunque, doppia beffa per la città: prima si è bloccato il restauro del bene con la caduta dell'amministrazione e ora si cerca di sottrarlo per sempre alla città di Avezzano.”

tribunale avezzano due

   L’epilogo del processo a carico del Sindaco Di Pangrazio impone qualche riflessione.

In verità, al di là delle scontate dichiarazioni di circostanza, spocchiose ed arroganti, probabilmente predisposte da tempo, crediamo che non sia rimasto sorpreso lo stesso condannato il quale, in una vicenda in cui tutti i coinvolti a vario titolo avevano opportunamente scelto di “limitare i danni”, si stava preparando al peggio:

la nomina del fedelissimo Di Berardino - “uno di famiglia” – alla carica di vice Sindaco o l’assunzione di tanti giornalisti di varie testate nello staff comunale per veicolare la comunicazione e rintuzzare la libera informazione, ne sono la prova evidente.

Crediamo che questa vicenda penale, unita all’azione di responsabilità che lo vede a processo per risarcire un danno plurimilionario al Cam – Società partecipata dello stesso Comune di Avezzano e quindi con eventuale conseguente ineleggibilità per evidente conflitto di interessi, avrebbero dovuto consigliarlo a soprassedere dalla competizione elettorale, evitando di porre la Città in una posizione tanto scabrosa quanto imbarazzante.

Molti si domandano: cosa accadrà adesso?

Messe da parte le rassicuranti dichiarazioni della maggioranza, zeppe di bugie e di approssimazioni, la verità è che intanto Avezzano non avrà un Sindaco che possa rappresentarla nei tavoli istituzionali in un momento storico così delicato. E ci riferiamo alla vicenda del Tribunale, alla questione della Sanità (Ospedale e Covid), alla ripresa economica (Recovery Fund), laddove la presenza di un Vice amplifica la portata del discredito per la Città, priva del Sindaco perché condannato.

Ma pure il futuro non si presenta roseo.

Si confida nell’Appello già preannunciato: e se invece la sentenza di condanna venisse confermata (ipotesi plausibile) o se la vicenda del Cam determinasse la sua ineleggibilità e quindi la decadenza dalla carica?

La conseguenza sarebbe una sola: la nostra città si vedrebbe costretta a sopportare l’ulteriore oltraggio di una lunga gestione d’emergenza dopo aver subito un anno e mezzo di irresponsabile Commissariamento e otto mesi di inconsistente attività amministrativa, con il risultato di essere sempre più isolata dalle dinamiche e dai circuiti politici regionali e nazionali.

E’ giusto tutto questo?

Avezzano merita di vivere momenti di imbarazzo e di preoccupazione per la smania di protagonismo del sindaco Di Pangrazio ed il suo pervicace attaccamento alla poltrona?

Il nostro auspicio è che Giovanni Di Pangrazio svincoli la sorte di un intero territorio dalle sue personali vicende giudiziarie.

Avezzano, lì 09.07.2021

Goffredo Taddei

Consigliere Comunale di Avezzano

 

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