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- Pubblicato: 30 Aprile 2016
Cinque giornate alla scoperta del territorio con la Dmc Marsica. Al via il primo maggio
Cinque appuntamenti per scoprire il territorio e imparare ad apprezzare i suoi tesori. La Dmc Marsica e Conad Pingue, in collaborazione con la Soprintendenza per l'archeologia dell'Abruzzo, il Consorzio di bonifica e i Comuni di Avezzano e Luco dei Marsi, ha deciso di creare uno straordinario viaggio alla scoperta della storia della Marsica. Il programma delle attività è stato presentato nel teatro del gusto del Conad Pingue alla presenza di rappresentanti regionali, provinciali, associazioni di categoria e cittadini. “È un esperimento proficuo e virtuoso che coinvolge diverse energie: i comuni, la Dmc, Conad e il Consorzio”, ha commentato il presidente della Dmc Marsica, Giovanni D’Amico, “l'iniziativa durerà 6 settimane e sarà totalmente gratuita per gli ospiti”. Il primo appuntamento è fissato per domenica. Alle 10 ci sarà una visita al cunicolo del Ferraro, contemporaneamente verrà aperta l’Aia dei Musei e l’area archeologica del santuario di Angizia a Luco dei Marsi. Nel pomeriggio, a partire dalle 16, visita guidata all’area archeologica di Alba Fucens. Il programma verrà ripetuto il 15 maggio, il 5 e il 19 giugno e il 3 luglio. “Siamo appassionati come imprenditori del territorio”, ha precisato Fabio Spinosa Pingue, “e ci piace restituire a questo territorio parte dei nostri introiti con iniziative di vario genere. Se attraverso la Dmc riusciremo a fare un pacchetto e portare turisti sul territorio potremo coinvolgere diversi imprenditori locali e attivare una micro economia di fondamentale importanza. E poi con i 250mila euro della Camera di Commercio potremo fare grandi cose e sviluppare questo percorso turistico locale”. Il programma “C’era una volta il lago” si concluderà il 17 luglio con una grande festa finale. Ci sarà un mercatino di produttori locali, una visita speciale ai cunicoli e poi una performance teatrale “I racconti di acqua e di terra” a cura della compagnia teatrale Lanciavicchio. “Tutto quello che oggi vediamo concretizzarsi è un frutto di un attento lavoro di incontro e di scontro tra le parti”, ha evidenziato la soprintendente Emanuela Ceccaroni, “come responsabile del settore devo sempre portare l'attenzione sul rispetto delle regole. Abbiamo tutti pezzi di una storia che va raccontata insieme. Eventi come questo ci danno l'opportunità di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla presenza di questi reperti importanti e allo stesso tempo ci permette di creare quell'anello del lago che già abbiamo individuato”.