Cultura

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Il 1 maggio a Cocullo (AQ) per la

Festa di S. Antonio e il rito dei "serpari"

COMUNICATO STAMPA

Il piccolo paese di Cocullo, un borgo abitato da circa trecento persone, è al centro di una interessante attività di sperimentazione, il cui obiettivo è portare nel futuro un’espressione molto particolare del variegato patrimonio culturale immateriale italiano. Una rete di associazioni e di esperti è infatti al lavoro per la salvaguardia di uno dei riti più suggestivi d’Abruzzo e d’Italia: la festa di San Domenico e il rito dei Serpari.

Il 1 maggio a Cocullo si rinnova un evento molto particolare in cui si incontrano sacro e profano, che attrae ogni anno circa 15 mila visitatori, con una grande diffusione mediatica che va oltre i confini nazionali. 

I principali protagonisti di questa rete sono naturalmente i “serpari” che con la loro conoscenza del territorio, dell’ambiente e dei luoghi di cattura dei serpenti rappresentano coloro che concretamente sono in grado di tramandare queste conoscenze, e renderne possibile la trasmissione alle future generazioni.

Molte le realtà che stanno lavorando in sinergia affinché possa arrivare anche un riconoscimento dall’UNESCO, con l’obiettivo di accendere i riflettori sul costante spopolamento che colpisce non solo Cocullo ma anche migliaia di altri piccoli  comuni italiani, penalizzati dalle maggiori opportunità offerte dai grandi centri. Un’Italia spesso definita “minore” ma che ha tanto da offrire in termini di qualità della vita e di turismo sostenibile legato non solo alle caratterisitiche ambientali ma anche alle esperienze vissute che si esprimono nei tratti del patrimonio culturale immateriale del territorio.

Il Comune, la Pro Loco e l’associazione culturale Alfonso di Nola di Cocullo sono i promotori di una rete fondata con il supporto delle associazioni nazionali SIMBDEA e UNPLI, ONG accreditate presso il Comitato intergovernativo UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale.

A questa rete hanno aderito altri comuni, enti e associazioni di diversa natura, ognuno con il suo apporto specifico: il Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise che autorizza la cattura dei Cervoni (specie protette di serpenti), grazie ad un progetto di salvaguardia della Specie; i Comuni della valle del Sagittario e Peligna; la rete interregionale dei Comuni della devozione a San Domenico; il Circolo Gianni Bosio di Roma; l’UNPLI Abruzzo; l’Università di Chieti – Pescara e l’Università di Roma La Sapienza; il Ministero di Beni, Attività culturali e del Turismo.

La festa sarà preceduta da un incontro, sabato 30 aprile alle ore 16, con tutti gli attori interessati al progetto e alla presenza dei rappresentati delle tre Regioni coinvolte nella costruzione di questa rete (Abruzzo, Molise, Lazio).

Appuntamento dunque a Cocullo per il 1 maggio consapevoli del fatto che, ispirandosi ai valori della Convenzione Unesco per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, questa percorso lascerà delle tracce importanti sul territorio, in termini di consapevolezza dei propri mezzi, tradizioni culturali, capacità a investire energie in un progetto di rinascita dei territori di montagna.

Per maggiori informazioni su come visitare Cocullo: coculloproloco.it

La Festa di San Domenico Abate – Rito dei Serpari sarà trasmessa in diretta streaming sul sito www.witel.tv a partire dalle ore 10:30 del giorno Domenica 1 Maggio 2016, nonché su laQtv sui canali 88 e 810 del digitale terrestre (in diretta o in differita).

Comunicato stampa a cura di UNPLI e SIMBDEA

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pratola municipio 200314 rep 08Festa Madonna Della Libera: Pratola accoglie i pellegrini di Gioia dei Marsi

La manifestazione religiosa animerà il paese per due settimane

Tanti gli eventi nel programma 2016. Raf in concerto il 7 maggio

29/04/2016

Pratola Peligna - Come ogni anno si ripete a Pratola quella che da tempo è la manifestazione religiosa più importante della Valle Peligna. E anche quest’anno tutto il paese ha accolto i pellegrini di Gioia Dei Marsi, venuti a piedi dal centro marsicano fino al Santuario della Madonna della Libera per rinnovare un rito di fede, di trasporto, che riesce sempre ad emozionare e coinvolgere le tante persone che partecipano all’evento. Ad accogliere i pellegrini oltre ai rappresentanti delle amministrazioni comunali di entrambi i paesi e agli abitanti di Pratola con il parroco in testa, Il Comitato organizzatore 2016 che quest’anno è composto principalmente da giovani. Ricco e incentrato su tanti spettacoli il programma civile che avrà come serata principale il 7 maggio, con il concerto di Raf, e che andrà ad integrare il programma religioso, partito già dal 21 aprile. Numerose le novità del 2016, volute dal Comitato Organizzatore, con un connubio di spettacoli di artisti già affermati e più giovani. Questa sera toccherà a Marco Formichetti che si esibirà in concerto, alle ore 21.30 a Piazza Garibaldi. Tanti gli eventi, non solo musicali ma anche artistici, con mostre, iniziative per i più piccoli ed eventi sportivi. Sabato 30, dalle 18.00, le vie del paese saranno animate dallo show itinerante della Street Band Conturband.Alle 23.00 l’atteso spettacolo dei fuochi pirotecnici. Domenica 1 maggio, l’esibizione del Complesso Bandistico di Città di Rutigliano. Venerdì 6 maggio, l’esibizione della Cover Band di Luciano Ligabue, Sopravvissuti Sopravviventi. Sabato 7 maggio, l’antologica di Arti Figurative, “Amedeo Tedeschi, Patini e altri allievi”. Domenica 8 maggio dalle 21.30 lo show del comico televisivo Gianluca Impastato

chieti città 010613 rep 10

 

Dal 5 all’8 maggio si terrà a Chieti il 65° congresso nazionale della Fuci, la federazione universitaria cattolica italiana: circa 200 studenti universitari, provenienti da tutta Italia si incontreranno per riflettere e analizzare il rapporto tra giovani – formazione -lavoro nel contesto sociale ed ecclesiale italiano e internazionale.

Le giornate del congresso consentiranno agli universitari della FUCI di costruire un’immagine critica e approfondita dell’università italiana di oggi.