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IL PESCARA IN ALTALENA BATTE IL MONZA

- Breda cerca punti nel rush di fine anno per lanciare il suo Pescara, ma all’Adriatico arriva il Monza dalle grandi ambizioni.
I biancazzurri si confermano con Ceter e Galano in attacco, Omeonga in mediana, Balzano in difesa con Bocchetti e Scognamiglio.
Brocchi risponde con un carico come Kevin Prince Boateng e gli ex Machin e Bettella.
I brianzoli si fanno vedere per la prima volta al 12’: Armellino se ne va da solo per vie centrali e tira dalla distanza, Fiorillo si oppone con il primo tuffo di giornata.
Il Pescara resta attendista fino al 20’, quando Galano affonda sulla sinistra, Di Gregorio esce dai pali per fronteggiarlo ma controlla male e l’attaccante adriatico può cercare la porta vuota, ma trova il corpo di Bettella. L’azione si chiude in fallo laterale dal quale nasce il cross di Omeonga, nel mucchio respinge ancora Bettella di testa, Galano è pronto sul dischetto e calcia al volo di sinistro, spiazzando Di Gregorio. 1-0.
Il vantaggio dura solo 4 minuti: punizione dai 25 metri di Barberis, Bettella viene lasciato solo in area e può schiacciare di testa direttamente in porta. 1-1.
Breda perde Galano per infortunio, sofferto proprio in occasione del goal: entra Maistro alla mezzora.
Il Monza cresce, il Delfino non sta a guardare e nel finale di primo tempo cerca gloria con Omeonga, il suo tiro dal limite viene deviato fortuitamente e sfila sopra la traversa.
Ad aprire la seconda parte di gara è Ceter, che prima del 50’ impegna Di Gregorio in girata e poi iene chiuso da Bettella.
A martello, Ceter un minuto dopo strappa la palla dai piedi di un avversario e si porta al tiro dai 10 metri, sparando fuori. Nel mezzo, anche un colpo di braccio sospetto di Colpano in area, ma l’arbitro lascia correre. Match accesissimo, il Monza si porta al tiro al 54’ con Frattesi che tira addosso a Fiorillo. L’insistenza di Ceter fa jackpot al 60’: controllo di petto e rovesciata in area, Scaglia la blocca con una mano, è doppia ammonizione, espulsione e rigore che lo stesso Ceter trasforma. 2-1.
Ma Boateng diventa micidiale all’83’: raccoglie, ancora lasciato solo, una punizione e la prolunga di prima in area dove Bettella è ancora lesto a incornare 2-2.
Pochi minuti al termine ma le emozioni non sono finite e il Pescara torna in vantaggio all’89’: corner, Scognamiglio incorna ma Di Gregorio si tuffa a salvare la base del palo ma Bocchetti trova il riflesso per ribadire da zero metri e finisce 3-2.

teramo calcio

TERAMO CALCIO: PRIMO PARI CASALINGO

- Per il Teramo calcio,Costa Ferreira non basta, primo pari casalingo, i biancorossi, in flessione, impattano in casa con la Vibonese e finisce 2 – 2.
Sotto di un gol, la squadra di Paci ribalta il parziale grazie ad una doppietta di Costa Ferreira ( splendido il gol del 2 – 1 ) ma viene sorpresa e raggiunta 5′ più tardi ( 75′ ) da Tumbarello sugli sviluppi di un corner battuto da Statella.
Non il solito Teramo che ha fatto fatica soprattutto a costruire al cospetto di un avversario con diverse assenze ma molto organizzato.
Resta, tuttavia, l’amarezza per quello che avrebbe potuto essere e non è stato, visto che il vantaggio è durato poco.
Domenica prossima, impegno ostico sul campo della Turris ( ore 17,30 ).

rugby pallone

FALLIMENTO L’AQUILA RUGBY: SPARITE ANCHE 4 AUTOMOBILI DELLA SOCIETA’

- Quattro vetture sono state sottratte al patrimonio aziendale della fallita società L’Aquila Rugby.                                                                                                Si tratta di un altro particolare trapelato dall’inchiesta del sostituto procuratore della Repubblica dell’Aquila, Fabio Picuti, sul presunto caso di bancarotta fraudolenta dietro il fallimento della società decretato nel maggio 2019, per una somma di 800mila euro circa e per cui, attualmente, sono indagati Luigi Fabiani, prima direttore generale e poi liquidatore nominato dalla Srl L’Aquila Rugby 1936, e Augusto Iovenitti, in qualità di presidente del consiglio pro tempore.                                      In base a quanto si apprende, secondo le ipotesi dell’accusa “entrambi avrebbero distratto qualcosa come 366mila euro, somma rilevata come volume d’affari per l’anno 2012 e la somma di 415mila euro per l’anno 2013”e,tra gli ammanchi anche le autovetture.