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La Diga di Chiauci, nell’Alto Molise, è una struttura strategica per la promozione turistica e per il
rilancio dell’economia, il non completamento sarebbe un attacco mirato alle potenzialità
rappresentate da un patrimonio ricco di attrattive culturali e naturalistiche uniche nel territorio.
Siamo amareggiati e delusi nel constatare, come a oggi, chi avrebbe potuto e dovuto operare per
risolvere i problemi connessi alla piena fruizione dell’opera non abbia fatto nulla. Praticamente, l'Abruzzo non ha messo a disposizione risorse”. È quanto
dichiarano i sindaci dei comuni di Pescolanciano e Chiauci, a seguito dell’incontro ufficiale che si
è tenuto a Roma giovedì scorso, con il direttore generale dell’«Ufficio Dighe», dott. Cinelli, presso
il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

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La raccolta delle olive è iniziata anche in Abruzzo, in cui quest’anno – dopo la terribile infausta annata 2014 che vide il dimezzarsi della produzione olivicola – si ritorna ad una annata di buona produzione con una quantità stimata di circa 110/120mila tonnellate di olive per un totale di 13/14mila tonnellate di olio, con una qualità ottima per l’andamento climatico favorevole che ha impedito anche il diffondersi della mosca olearia. Ad annunciarlo è la Coldiretti Abruzzo con il via alla campagna olivicola che mette in moto un settore che può contare su un patrimonio di circa 6milioni di piante su 42mila ettari di terreno, con un fatturato di circa 130 milioni di euro. Numeri che fanno dell’Abruzzo il quinto produttore d’Italia con tre Denominazioni di origine protette (Colline Teatine, Pretuziano, Aprutino Pescarese) su 43 a livello nazionale e tre tipologie autoctone: dritta, gentile, toccolana e tortiglione.

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Lo spazio di coworking aquilano è stato il luogo scelto per presentare “Onda d’innovazione”, un nuovo ciclo di iniziative dedicate all’economia digitale realizzato da “L’Aquila che Rinasce” e “Startup L’Aquila”.

Riccardo Cicerone – introducendo la conferenza stampa – ha voluto sottolineare come Strange Office stia diventando sempre più la casa dell’innovazione e delle startup aquilane: “Riparte onda d’innovazione. Con un programma ancora più ricco e strutturato, sostenuto da una filiera istituzionale e imprenditoriale ancora più forte”.
E riparte da una delle iniziative più interessanti che nell’ultimo anno si sono sviluppate nella nostra città: St.Ar. (Strong Arm, visto che il progetto ruota attorno a un braccio robotico particolarmente performante), un automa in grado di intervenire in situazioni di elevato rischio biochimico.