-
Pubblicato: 29 Settembre 2016
-
Visite: 433
Con le accuse di associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico e associazione finalizzata all’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi Stefano Manni, 49 anni, ascolano residente a Montesilvano è stato condannato dal gup del tribunale dell’Aquila, Guendalina Buccella, con rito abbreviato, a 6 anni di reclusione. L’uomo, ex carabiniere, è ritenuto il capo del gruppo politico clandestino «Avanguardia ordinovista», sgominato dall’operazione «Aquila nera», condotta in diverse regioni d’Italia (Abruzzo, Lombardia, Piemonte Lazio e Campania) dal Ros del carabinieri, che ha portato il 22 dicembre 2014 all’arresto di 14 persone, di cui 11 in carcere e 3 ai domiciliari.