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Pubblicato: 17 Ottobre 2016
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Sul caso neurochirurgia di Avezzano interviene il dottor Roberto Mastrostefano (nella foto) fulcro, di quella importante unità operativa, insieme con il professor Maurizio Fontana. Su Facebook, Mastrostefano evidenzia alcune problematiche connesse alla chiusura. “La morte della neurochirurgia marsicana”, afferma, “è stata decretata nel 2010 quando, da solo contro tutti, ho tentato inutilmente di impedire che l’Unità operativa complessa di Avezzano venisse declassata ad Unità semplice. Ciò ha comportato la soppressione del posto di ruolo di Primario”. Secondo Mastrostefano, era chiaro che in tal modo sarebbe stato più difficile trovare professionisti disposti a rinunciare alla propria carriera prestando servizio ad Avezzano “con la prospettiva di dover fare da sportello periferico dell’Aquila e di non poter mai diventare primario”. “Si è ripetuto nella Marsica lo stesso refrain che anni prima aveva caratterizzato la pessima esperienza pescarese”, ha scritto, ed è testuale, Mastrostefano.