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Pubblicato: 18 Ottobre 2016
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"Il bando che sta per uscire non sarà giuridicamente perfetto, e non potrebbe mai esserlo a causa delle molteplici e contrapposte esigenze che lo costringono, ma si deve dar atto alla Regione che ha cercato di farlo e, questa volta, diversamente che un anno fa, mediante un metodo democratico".
A dirlo, testualmente, l'avvocato del Comune di Canistro, che entra nel merito del bando della concessione delle sorgenti Sponga, a lungo atteso.
Come confermato dal patron Camillo Colella, nell’ultimo incontro di venerdi con i sindacati, non ci sarà la revoca della procedura di mobilità, e questo significherà il licenziamento di tutti e 75 lavoratori a fine novembre, causa cessazione della produzione, una volta esaurite le scorte. Poi per loro ci saranno due anni al massimo di mobilità retribuita.
L’amministrazione, ha assicurato il vice presidente con delega alle Crisi industriali e Attività produttive, Giovanni Lolli, emanerà un nuovo bando, ora che è di nuovo proprietaria della sorgente.