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Pubblicato: 17 Novembre 2016
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Ad Avezzano bar e ristoranti dovranno smontare gazebo e pedane perché è scaduta la convenzione con il comune, stipulata ai tempi dell'amministrazione Floris.
Il caso è molto delicato e destinato a far discutere in città, dopo che per settimane si è dibattuto sul regolamento per l’arredo urbano che autorizzava la permanenza dei gazebo.
Gazebo e pedane sono stati montati grazie a un’autorizzazione provvisoria, rilasciata dal Comune ma non più valida.
Per occupazione del suolo pubblico si intende tutto ciò che viene appoggiato o che proietta la propria ombra a terra sul suolo pubblico. La legge consente che il privato o un'azienda possano utilizzare, per una serie di scopi specifici, una parte del terreno pubblico sottraendolo alla disponibilità di altri, previo il pagamento di un canone d'occupazione. Questa occupazione può essere di diversi tipi, anche cosiddetta "permanente ricorrente" quando viene autorizzata per un periodo da 60 a 180 giorni, ricorrente per almeno 2 anni consecutivi a condizione che conservi le stesse caratteristiche, come ad Avezzano, ma che non è mai "eterna". Le strutture di cui parliamo, non devono essere ancorate al suolo come manufatti che devono rimanerci, bensì contemplabili in modo temporaneo. Eppure, nonostante il provvedimento non sia più valido, i dehors (che molti, in città, non amano per una serie di motivi pratici), non scompaiono ancora. E le autorità che fanno?