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GUARDIA DI FINANZA L’AQUILA: ALTRO DIPENDENTE PUBBLICO CON DOPPIO LAVORO CADUTO NELLE MAGLIE DEI CONTROLLI. SEQUESTRATI 430.000 EURO DI COMPENSI INDEBITAMENTE PERCEPITI.

Nella mattinata odierna, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza dell’Aquila hanno eseguito un sequestro conservativo disposto dalla locale Corte dei Conti per un valore di € 430.000 nei confronti di un dipendente della “ASL 1 Avezzano Sulmona L’Aquila” che ha svolto, in modo continuativo e non occasionale, una lucrosa attività libero professionale all'insaputa dell'amministrazione d'appartenenza.Le investigazioni delle fiamme gialle hanno permesso di appurare che il dipendente, dal 2010 al 2013, sebbene titolare di un incarico a tempo pieno, esercitava una fiorente attività di consulenza d'impresa a favore di numerosi soggetti privati.Gli elementi raccolti nel corso degli accertamenti dimostravano chiaramente come l'attività extra professionale esercitata dal dipendente pubblico venisse svolta con regolarità, sistematicità e ripetitività. Anche gli adempimenti fiscali osservati dal trasgressore erano sintomatici della consapevolezza, da parte dello stesso, di esercitare con abitualità e professionalità un'attività economica.A far data dall'01/09/2009, il dipendente in questione costituiva, infatti, una vera e propria ditta individuale con tanto di partita IVA compilando, in sede di dichiarazione dei redditi, il quadro “RE – Redditi di lavoro autonomo derivante dall'esercizio di arti e professioni”.Dall'acquisizione e dal successivo esame della documentazione amministrativo/contabile in possesso del pubblico dipendente, dei committenti degli incarichi extra istituzionali e dei tenutari delle scritture contabili della predetta ditta individuale, emergeva, in definitiva, che gli incarichi extra- istituzionali di consulenza amministrativa svolti dal dipendente pubblico consistevano in una lucrosa e redditizia attività di mediazione volta principalmente a procacciare per conto di imprese edili e studi di architettura incarichi e commesse relativi ad innumerevoli lavori di ricostruzione/ristrutturazione degli edifici danneggiati dal sisma del 2009.Gran parte della documentazione rinvenuta ed esaminata dai finanzieri riguardava infatti fatture emesse dal dipendente pubblico riportanti causali quali, “attività di management”, “marketing”, “ricerca clienti”, “procacciatore d'affari”, “consulenza”, “assistenza e analisi di mercato”.La prevalenza dell'attività libero professionale esercitata dal dipendente in questione rispetto a quella istituzionale emergeva in modo ancor più lampante dalla quantificazione dei compensi complessivamente percepiti. Rapportando le due diverse tipologie di introiti, risultava infatti chiaramente che l'attività extra-istituzionale non fosse solo adeguatamente lucrativa ma, in alcuni anni, addirittura prevalente rispetto a quella svolta alle dipendenze dell'ente pubblico.